Flex in piazza l’8 febbraio, l’appello: “Trieste si mobiliti al fianco della nostra e delle altre aziende in crisi”

I sindacati chiamano a raccolta la cittadinanza , come già era avvenuto per la vertenza Wärtsilä

Giorgia Pacino

Una grande mobilitazione che coinvolga tutta la città, al fianco della Flex e delle altre aziende triestine in crisi.

È la proposta lanciata dai sindacati che sabato 8 febbraio scenderanno in piazza a Trieste chiamando a raccolta la cittadinanza, come già era avvenuto per la vertenza Wärtsilä.

Non solo per i 350 lavoratori della Flex, ma anche per tutte le altre situazioni di crisi aperte sul territorio, dalla U-blox alla Tirso.

Dopo il tavolo di mercoledì al Mimit, in cui è arrivata la conferma della vendita imminente dello stabilimento al fondo tedesco Faircap, e la partecipatissima assemblea di fabbrica di questa mattina, i sindacati puntano a fare fronte comune con governo, Regione e Confindustria e a coinvolgere anche la cittadinanza.

L’obiettivo è mobilitare l’intero comparto industriale dell’area giuliana e far sentire l’unità del territorio, anche in vista del prossimo incontro al ministero, fissato per il 12 febbraio. Incontro dal quale, dicono i sindacati, deve arrivare una presa di responsabilità sia di Flex sia di Faircap e la presentazione da parte di quest’ultimo di un vero piano industriale.

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