Crisi del gas, c’è l’intesa tra la Slovenia e la Germania

A Berlino la prima visita ufficiale del premier sloveno. Piena condivisione anche sull’allargamento: «I Balcani sono Europa»

Mauro Manzin
inge la mano al cancelliere tedesco Olaf Scholz
inge la mano al cancelliere tedesco Olaf Scholz

Pieno accordo sull’allargamento dell’Unione europea nei Balcani occidentali e strategia comune per riuscire a gestire la dipendenza dal gas russo. Sono questi i due temi principali affrontati dal premier sloveno Robert Golob in visita (la sua prima uscita all’estero da quando è primo ministro) a Berlino con il cancelliere Olaf Scholz.

Per quanto riguarda l'allargamento dell'Ue ai Balcani occidentali, i due leader hanno avvertito che i Paesi dei Balcani occidentali sono in sala d'attesa per l'adesione all'Unione europea da 20 anni. Golob ritiene che sia necessario trovare il modo per questi Paesi di compiere passi individuali e raggiungere il successo sul percorso europeo. «Nel 2003, ai Paesi dei Balcani è stato promesso di avere una prospettiva europea. I sei Paesi della regione devono ricevere un'accelerazione sul percorso europeo», ha affermato invece Scholz, che ha ribadito che la Germania vuole riavviare il processo di Berlino.

Oltre ai Balcani occidentali, le conseguenze della guerra in Ucraina e il relativo approvvigionamento di prodotti energetici russi sono stati, come detto, tra gli altri temi centrali dell'incontro tra Scholz e Golob. «Insieme, possiamo trovare soluzioni alla crisi energetica in Europa e sopravvivere al prossimo inverno senza riduzioni alla luce della mancanza di gas russo», ha affermato il primo ministro sloveno Robert Golob dopo l’incontro con Scholz . Questo è un obiettivo molto impegnativo, ma possiamo raggiungerlo insieme, ne è convinto. Su questa linea la Slovenia ha raggiunto già un accordo con l’Italia per lo stoccaggio del gas sloveno e cerca ora ulteriori simili accordi con Austria e Croazia.

Scholz ha sottolineato che si dovrà fare di tutto per ridurre la dipendenza dalla Russia per l'approvvigionamento energetico, che è collegato alla costruzione di infrastrutture che consentiranno l'estrazione di petrolio e gas da altre fonti a breve termine.

«La costruzione di centrali eoliche e solari è importante per entrambi i paesi. La Germania ha un programma sviluppato e diventerà un Paese industriale a emissioni zero entro il 2045», ha sostenuto il cancelliere tedesco. Golob e Scholz hanno anche discusso dell'acquisto di 45 mezzi blindati a otto ruote per l’Esercito della Slovenia. L'accordo, concordato dal precedente ministro della Difesa Matej Tonin che faceva parte del governo Janša, è attualmente oggetto di audit interno. Come hanno affermato i due premier, l'indagine sull'accordo non intacca le relazioni tra i due Paesi.

Sul tema Ucraina nessun disaccordo tra i due leader. «Siamo convinti del fatto che dobbiamo sostenere l'Ucraina a tutti i livelli, militare, politico, umanitario ed economico. Il blocco russo dei porti ucraini è inaccettabile», ha affermato Scholz, aggiungendo che i paesi dell'Ue devono fare di tutto per ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche russe. Dobbiamo fornire all'Ue fonti di energia alternative, ha menzionato principalmente l'energia solare ed eolica e ha aggiunto che la crisi energetica è il problema numero uno. «Nessun Paese, anche forte come la Germania, può risolvere da solo la crisi, e questo è ancor più vero per i piccoli Paesi», ha affermato Golob, che ritiene necessario rafforzare la costruzione delle infrastrutture energetiche europee e creare una rete europea. —

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