Crescono gli studenti a Monfalcone: nasce un nuovo polo scolastico per Buonarroti e Pertini

Sorgerà su un’area di 24 mila metri quadrati vicino alla casa albergo. Dalla Regione risorse pari a 20 milioni di euro
Tiziana Carpinelli

MONFALCONE Il 2023 dei giovanissimi studenti è una nuova scuola superiore che vedrà l’alba nella cintura periferica di Monfalcone. A una manciata di metri dalla Casa albergo e dallo Scarabocchio, tra le via Gramsci e Grado. Un contenitore corredato da laboratori moderni, aule multimediali, magari la mensa e pure il perorato auditorium per assemblee o convegni.

La programmazione dell’edilizia scolastica dell’Edr, l’ente di decentramento regionale che dall’abolizione delle province ha preso in carico gli immobili scolastici, ritaglia su Monfalcone 18 milioni e mezzo di euro, destinandoli, su complessivi 55 milioni riversati sull’Isontino, al primo lotto del nuovo campus scolastico. Un istituto che assorbirà studenti del liceo Buonarroti e del professionale Pertini, con la condivisione di spazi comuni fruibili da entrambi, evitando inutili raddoppi.

A darne notizia il consigliere Antonio Calligaris: «Su 22,5 milioni di nuove risorse, definite nella finanziaria regionale di dicembre, 18,5 sono destinate a Monfalcone». Le poste appaiono così suddivise: 500 mila per il 2023, 10 milioni per il 2024, 8 milioni per il 2025. Ulteriori 1,5 milioni, e si tratta sempre di fondi Edr, sono previsti per le annualità successive. Venti milioni in tutto. E ancora da trasferimenti regionali arrivano i 75 mila euro necessari a imbastire il concorso di progettazione dell’opera, a cura dell’Edr. «Il Comune – ricorda la sindaca Anna Cisint – ha già deliberato il comodato d’uso gratuito di un’area di proprietà pari a 9 mila metri quadrati». Il piano richiede però la disponibilità di una superficie pari a quasi 24 mila metri quadrati, per circa 15 mila dunque «sarà avviata procedura di esproprio – sempre la prima cittadina –: si tratta di terreno agricolo, il cui valore complessivo è stato stimato dagli uffici sui 60 mila euro». Pare non sia necessario, invece, procedere con una variante urbanistica. Sempre l’amministrazione ha in animo di convocare nelle vie brevi i dirigenti scolastici dei plessi coinvolti, Vincenzo Caico e Carmena Piraino, assieme agli assessori Tiziana Maioretto e Antonio Garritani, per fornire «i criteri necessari alla redazione del progetto della nuova scuola», studiati assieme ai dipendenti Enrico Englaro e Marco Marmotti. Il Comune, sottolinea Cisint, pur non avendo competenze dirette chiederà di «essere parte attiva nella varie fasi del percorso di realizzazione dell’immobile, di modo che il polo scolastico misto corrisponda il più possibile alle esigenze territoriali».

«Si tratta di un investimento coperto direttamente e totalmente dalla Regione con una somma importante messa a disposizione nell’ultima finanziaria – rileva Calligaris, consigliere in corsa per il bis a piazza Oberdan –. È il frutto di un lungo lavoro, partito un anno fa con la messa a disposizione del terreno da parte dell’amministrazione comunale e proseguito con gli assessori regionali Pierpaolo Roberti e Alessia Rosolen, che hanno sostenuto e capito l’importanza dell’opera per la città». Il piano triennale per l’edilizia scolastica, approvato dai sindaci, riporta poi circa 1,4 milioni per un altro plesso a Monfalcone e 1,5 milioni per Staranzano. Si tratta di 872 mila per l’adeguamento sismico e 100 mila euro per gli impianti antincendio del Pertini in via Powell; più 340 mila per l’efficientamento energetico e 100 mila per il completamento dell’adeguamento sismico del polo in via Boito. Per l’Einaudi di Staranzano invece 1,1 milioni per la realizzazione di nuove aule e 410 mila euro per i lavori del secondo lotto di efficientamento energetico.

A fronte di una popolazione scolastica che cresce, nelle iscrizioni alle scuole superiori di secondo grado a Monfalcone, la sindaca valuta positivamente la possibilità di realizzare una nuova scuola con spazi dedicati ad attività extra in comune, «perché non avrebbe senso costruire due auditorium, quando si può condividerne uno». L’ente immagina una struttura con laboratori all’insegna delle più moderne tecnologie e aule multimediali, ma pure spazi da vocare a cucine e mense per il Pertini. «Mi piace sottolineare il grande gioco di squadra che ha connotato questa operazione da 20 milioni di euro partita un anno fa – conclude Cisint –, un importo ingente e un sostegno tangibile dalla Regione ai percorsi scolastici di questa città e alla valorizzazione delle specificità. Cosa che, se guardo agli anni addietro, sotto un altro governo regionale, di certo non avveniva per la nostra area».

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