Crescita esponenziale dei divorzi a Fiume
FIUME. Incontrarsi e dirsi addio. Il titolo del libro di Ferenc Kormendi calza a pennello per Fiume, dove nel 2016 c'è stata una potente accelerata ai divorzi, il cui numero ha nettamente superato le separazioni ufficiali registrate l'anno precedente. In base ai dati diffusi dall'Ufficio di stato civile, nel 2016 il divorzio ha riguardato a Fiume (città di 130 mila abitanti) 538 coppie. L'anno prima ne erano stati sanciti 326. È una lievitazione di ben il 65 per cento, il che pone la città ai vertici nazionali in questo settore. In riva al Quarnero ci si chiede il perché di un simile fenomeno, puntando il dito sulla crisi economica degli ultimi anni, mentre non sono in pochi a rilevare che Fiume è una città aperta e tollerante, i cui abitanti badano ai fatti propri, senza stigmatizzare quei coniugi che decidono di proseguire ognuno per la propria strada. Questa seconda tesi è sposata in pieno dal docente di sociologia all'Ateneo fiumano, Željko Boneta. «I divorziati non hanno più quel marchio d'infamia o quasi che li accompagnava dopo la separazione - spiega - c'è un indebolimento delle tradizioni, del ruolo della religione e della Chiesa». (a.m.)
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