Cresce il traffico di bramme L’assessore: strade intasate

In arrivo 70mila tonnellate. Gon: «Con i cantieri delle rotatorie sarà peggio» Transiti vietati negli orari di ingresso e uscita dalle scuole, scarsi i controlli
Bonaventura Monfalcone-28.01.2014 Camion brame-Pieris-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-28.01.2014 Camion brame-Pieris-foto di Katia Bonaventura

Alla faccia della crisi, gli sbarchi di bramme continuano a crescere. Negli ultimi due giorni ne sono arrivate in porto oltre 45mila tonnellate. E un ’altra nave con 21mila tonnellate attende in rada. In totale più di 67mila tonnellate, che saranno trasportate su camion fino agli stabilimenti di San Giorgio di Nogaro.

Come accade da anni, gran parte di questi pesanti carichi viaggerà sui Tir, con tutti i noti problemi di traffico, di usura delle strade e di pericoli negli attraversamenti dei centri abitati. In certi giorni in via Cosulich, dove hanno sede alcune scuole, si registrano anche cento transiti di camion carichi di bramme (ciascuna pesante una trentina di tonnellate).

Si tratta di trasporti che debbono essere autorizzati dalla Provincia, al cui via libera fa seguito il nulla osta del Comune al transito su un percorso ben definito, che nel caso di Monfalcone vede come assi principali via Timavo, via Boito e via Grado. Da circa un anno, il Comune ha vietato il transito di questi mezzi pesanti negli orari di inizio e fine delle lezioni (7.30-8.30 e 12.30-13.30). I vigili urbani controllano che tali orari siano rispettati, fermano i camion, infliggono multe, ma hanno anche altre incombenze, e poi gli organici sono quelli che sono...

«Il Comune ha pochi poteri», ammette l’assessore alla Mobilità Fabio Gon, il quale sottolinea però come «il problema per Monfalcone si sta facendo sempre più stringente. La regionale 14 presenta già numerose situazioni di saturazione nel corso della giornata. E la situazione - aggiunge - è destinata ad aggravarsi, a partire dai primi mesi del nuovo anno, con l’avvio dei cantieri per le rotatorie, il primo dei quali sarà in corrispondenza dell’intersezione fra regionale 14 a via Portorosega».

L’assessore osserva poi che «se da un lato l’amministrazione ha interesse a che il porto non sia penalizzato dai problemi legati al trasporto delle bramme, dall’altro ritiene che alla questione del transito sulle nostre strade (pesantemente danneggiate, come quelle di altre località, ndr) si debba porre rimedio rendendo possibili alternative economicamente sostenibili».

L’alternativa principale che lo stesso assessore indica sta nell’uso della ferrovia per far arrivare le bramme a San Giorgio di Nogaro.

Si tratta, per la verità, di una soluzione già delineata un mese fa dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, assieme a quella del trasporto via mare, quando ha annunciato il potenziamento del collegamento ferroviario con San Giorgio di Nogarto. «Continueremo a lavorare con la Regione - dichiara Gon - per far sì che gli interventi sulla linea ferroviaria siano accompagnati da altri di carattere organizzativo, logistico ed eventualmente economico».

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