Cresce il numero delle multe a chi esce senza giustificazione

TRIESTE Torna a crescere in Friuli Venezia Giulia il numero delle persone sanzionate per non aver rispettato il divieto di rimanere a casa. Su un totale di 3.179 controlli in regione, 150 cittadini hanno preso la multa. Nella precedente rilevazione erano 97 su 3402 fermati, mentre nei giorni precedenti il dato era sceso a 10, a fronte di 2.552 accertamenti.

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Sui quei 150 sanzionati, inoltre, in 2 casi è scattata anche la denuncia per le false dichiarazioni contenute nel modulo di autocertificazione. Le forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia locale e Guardia di finanza) hanno inoltre monitorato 1.262 esercizi commerciali, tra negozi, bar, ristoranti e pizzerie, uno dei quali è stato multato perché aveva aperto il locale nonostante l’obbligo assoluto di tenere abbassate le serrande in modo da evitare assembramenti o comunque possibili contatti, potenziali cause di contagio. I dati sono stati diramati dalla Prefettura di Trieste che, come avviene ormai quotidianamente, raccoglie l’attività degli agenti e dei militari sull’intero territorio regionale. Per quanto riguarda il capoluogo, sono state multate 23 persone su 852 controlli. Erano 18 su 654 nella precedente rilevazione.

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Non si tratta di una protezione totale, in quanto, com’è stato spiegato, «non sono un presidio sanitario, né un dispositivo di protezione individuale, ma contribuiscono a limitare la diffusione del contagio». Nel capoluogo si partirà dai rioni popolari più densamente abitati e con un’alta presenza di anziani, considerati la categoria più a rischio, nella fattispecie da San Giacomo e Borgo San Sergio. «Ci vorranno circa due mesi per arrivare a tutti – ha annunciato il sindaco, Roberto Dipiazza – cominceremo con le persone più esposte».

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Come ormai noto l’inosservanza dei divieti, così come previsto dall’ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, è stata trasformata da reato penale a illecito amministrativo. Sono previste sanzioni da 400 a 3 mila euro. Le dichiarazioni false rappresentano invece un reato penalmente perseguibile. —

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