Crepaldi caccia il “mistico” dalla Diocesi di Trieste
TRIESTE Si chiama Edson Glauber De Souza Coutinho, è un quarantenne brasiliano. Dice di vedere la Madonna. E pure Giuseppe e qualche Arcangelo. Tanto che nella località amazzone di Itapiranga, dove nella fine degli anni Novanta sarebbero avvenute le prime apparizioni, è stato edificato un santuario benedetto e consacrato dal vescovo del luogo. Il veggente ha un seguito internazionale, anche in Italia: non a caso Paolo Brosio se n’è già occupato dedicandogli un ampio servizio televisivo.
E proprio qui, a Trieste, De Souza ha organizzato alcune preghiere alla presenza di fedeli e preti. Lo ha fatto in alcuni appartamenti, dove non sarebbero mancate le apparizioni. Circostanza, questa, che non è passata inosservata all’arcivescovo Giampaolo Crepaldi, fermamente contrario che nella propria Diocesi avvengano incontri del genere. Molto semplicemente perché il “guru” mariano e le sue attività spirituali non sono in nessun modo approvate dalla Chiesa.
La questione è seria. Lo dimostra la decisione del vescovo di vergare di proprio pugno un documento fatto circolare nelle parrocchie della città in cui si esorta l’intera comunità a tenersi alla larga dal sedicente mistico. Una parte della Diocesi ha già ricevuto il testo e alcuni sacerdoti, in queste settimane, hanno letto in chiesa il messaggio di Crepaldi invitando la cittadinanza a prendere alla lettera l’altolà del presule.
Ecco cosa scrive il vescovo: «In alcune abitazioni private dei fedeli della nostra Diocesi - annota l’arcivescovo - si sono svolti degli incontri di preghiera ai quali ha partecipato il sig. Edson Glauber De Souza Coutinho, il quale asserisce di essere un mistico e un veggente. In questi incontri di preghiera il signor De Souza divulga messaggi relativi a presunte apparizioni che ritiene di aver avuto nella Prelatura Territoriale di Itacoatiara (Brasile)».
Dopo questa breve premessa, il vescovo fa notare che il personaggio non ha mai trovato credito negli organismi ecclesiali preposti alla valutazione di questo tipo di fenomeni. Crepaldi, infatti, avverte che «la Congregazione per la Dottrina della Fede, informata degli avvenimenti e valutato attentamente il caso, ritiene che non risultino indizi di autenticità circa le presunte apparizioni e, di conseguenza, dei messaggi ricevuti e trasmessi». Detto ciò Crepaldi ordina di «adottare misure necessarie affinché non ci sia un’ulteriore diffusione di questi messaggi». Il vescovo, infine, suggerisce alle Comunità religiose ad applicare quanto deciso dalla Congregazione per la Dottrina della Fede: bisogna cioè «vigilare se nel territorio della propria parrocchia avvengono questi incontri con la presenza del sig. De Souza e a invitare il medesimo sig. De Souza e l’Associazione della Regina del Rosario e della Pace di Itapiranga (Arrpi) ad astenersi dall’ulteriore diffusione di detti messaggi».
Il documento della Curia è stato recapitato, ad esempio, nelle chiese della Beata Vergine del Rosario, della Beata Vergine del Soccorso e di Muggia Vecchia, per citarne alcune. Il parroco di Sant’Antonio Vecchio, don Paolo Rakic, annuisce: «Le cosiddette “rivelazioni private” - osserva il sacerdote - nulla tolgono e nulla aggiungono al deposito della fede, ma devo essere riconosciute dal prudente giudizio della Chiesa».
Uno degli incontri con il mistico, almeno in passato (sembra che il mistico frequenti la città da un po’ di anni), sarebbe avvenuto anche in un appartamento di via Kunz, non distante dal Seminario. «Sì - conferma il mariano Salvatore Porro - io c’ero in un paio di occasioni. Obbedisco alle indicazioni del vescovo - puntualizza - ma preciso che con Edson si è solo pregato il Rosario. Posso testimoniare che una volta a un tratto si è bloccato ed è caduto in ginocchio, fa paura. Alza gli occhi in alto e parla con la Madonna...».
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