Creatività senza confini: Trieste e Fondazione Its si connettono a Go!2025

Installazione fotografica, mostra, residenza per talenti della moda e formazione grazie anche ad Arcademy e ContestCreatività e arte senza confini in Fvg

Roberta Mantini
La presentazione dell'iniziativa (Lasorte)
La presentazione dell'iniziativa (Lasorte)

Un’installazione fotografica urbana, una mostra, una residenza artistica e una formazione per studenti delle scuole di moda sono i quattro percorsi sviluppati da Fondazione Its a Trieste per approfondire, attraverso l’espressione artistica e creativa, “Borderless”, il tema centrale di Go!2025 Nova Gorica – Gorizia Capitale europea della cultura transfrontaliera 2025.

«La creatività non ha confini – ha spiegato Barbara Franchin, presidente di Fondazione Its – e da sempre la Fondazione Its immagina spazi in cui possa fiorire liberamente. Per questo motivo siamo felici di unirci alle celebrazioni di Go!2025 Borderless, perché crediamo che l’arte e il talento possano contribuire a superare ogni tipo di barriera: geografica, culturale o sociale. L’augurio è che la programmazione di Its Contest e Its Arcademy, che unisce i giovani creativi locali e porta nella nostra regione talenti ed esperti internazionali, ispiri tutti a esprimersi, costruire un dialogo creativo e crescere insieme. Oggi più che mai la cultura ha un impatto profondo sulla società e il territorio, creando un terreno fertile per nuove idee, collaborazioni e scambi futuri, tra la città, il Friuli Venezia Giulia, la Slovenia e il mondo».

Dalla prima metà di gennaio Its Arcademy uscirà dalle mura del museo per portare nel centro di Trieste il messaggio di creatività senza confini. I cittadini e i turisti avranno la possibilità di vivere un’installazione ambientale di 10 immagini di grande formato (1,60 metri per 2) realizzata dal fotografo Massimo Gardone e Studio Azimut, che rappresentano dieci abiti realizzati dai finalisti della scorsa edizione di Its Contest.

La mostra verrà allestita in via Cassa di Risparmio a partire dal 17 gennaio e le persone, tramite un Qr code, potranno scaricare tutta una serie di contenuti, video e l’audio con le voci dei designer che hanno realizzato i progetti. Dal 27 marzo verrà allestita “Fashionlands: Clothes Beyond Borders”, un’esposizione nata dalla seconda collaborazione tra lo storico della moda Olivier Saillard e il filosofo Emanuele Coccia dopo “Le molte vite di un abito”.

Dopo il primo test fatto nel 2024, dal 9 al 19 marzo, i dieci finalisti di Its Contest abiteranno una residenza creativa per 10 giorni, 5 nella speciale location di Villa Manin. In queste giornate i partecipanti avranno l’occasione di incontrare una serie di tutor speciali, professionisti che arrivano dalla Triennale, da aziende come Swatch e Luxottica, oltre a filosofi e comunicatori.

Sono sette invece gli abiti, che saranno ideati e sviluppati con altrettanti istituti superiori ad indirizzo moda della regione nell’ambito di Its Go!2025 Borderless for Fvg Schools, il progetto pensato per studentesse e studenti di sette istituti superiori ad indirizzo moda del territorio regionale che potranno esprimere la propria creatività attraverso workshop, visite guidate, studio e sviluppo di mini collezioni, il tutto all’insegna della collaborazione e della creatività senza limiti.

Gli abiti realizzati entreranno a far parte della Collezione di Its Arcademy e saranno esposti al pubblico, mettendo in luce la creatività dei futuri designer del Fvg. «Abbiamo favorito la nascita di questa esperienza – ha spiegato Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Fvg – di carattere internazionale insediata a Trieste e adesso la collaborazione in vista di Gorizia 2025 vuole favorire proprio la valorizzazione di quello che Go2025! rappresenta, ovvero il concetto di senza confini che nell’arte e nella creatività penso si possa sviluppare in modo importante ed essere anche un fattore attrattivo cruciale per la riuscita della Capitale europea della cultura. Attraverso la creatività si possono abbattere non soltanto i confini fisici ma probabilmente anche quelle barriere che si creano nella quotidianità». —

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