Crac Coop operaie, in arrivo un fondo per indennizzare 17 mila soci beffati
Dalla manovra risorse tra 3 e 4 milioni a disposizione anche dei risparmiatori Coopca. Contributi erogati in base all’Isee

Lasorte Trieste 24/10/14 - Via Caboto, Centro Direzionale, Centro Logistico COOP, Cooperative Operaie
Coop Operaie, la rabbia dei risparmiatori
TRIESTE Un indennizzo a favore dei soci che hanno visto sfumare i propri risparmi a causa del crac delle Coop. La giunta regionale stanzierà da 3 a 4 milioni nella prossima manovra di bilancio per garantire la restituzione di una quota ulteriore rispetto a quella che i soci prestatori di Coop di Trieste, Istria e Friuli hanno ottenuto in seguito alla liquidazione del patrimonio curata dall’amministratore straordinario Maurizio Consoli e che i soci della carnica Coopca hanno ricevuto grazie al contributo liberale con cui Coop Alleanza 3.0 ha provveduto a un parziale ristoro della perdita.
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La cifra non basta tuttavia per offrire una restituzione integrale di quanto perduto e il governatore Massimiliano Fedriga conta allora di prevedere un meccanismo basato sul reddito, inserendo un criterio di gradualità incentrato probabilmente sul calcolo dell’Isee dei risparmiatori coinvolti. «Compiamo un primo passo - dice il presidente - per rimarcare un fatto fondamentale, che è etico e di sostanza. Le modalità della restituzione sono allo studio: procediamo intanto con un emendamento alla manovra per prevedere lo stanziamento e a gennaio si scriverà il regolamento particolareggiato». Fedriga rimarca che «è la prima volta che la Regione dà una risposta su questo tema, nonostante proprio la Regione dovesse vigilare sulla cooperazione. Nessuna accusa all’amministrazione precedente, ma era giusto dare una risposta».
Proprio a questo proposito, l’esecutivo starebbe pensando a una riforma della vigilanza nel settore della cooperazione. Nel frattempo il centrodestra introduce un criterio politico, che fa il paio con gli impegni presi dal vicepremier Matteo Salvini davanti agli investitori coinvolti nei fallimenti bancari degli ultimi anni. L’assessore al Bilancio, Barbara Zilli, sta lavorando alla norma, che dovrebbe essere portata sotto forma di emendamento oggi in giunta per l’approvazione.
L’annuncio di Fedriga non contiene tuttavia alcuna indicazione sulle tempistiche e sui criteri che verranno adottati: tutti da costruire sono infatti gli scalini di reddito dei soci coop e la corrispondente entità del rimborso che arriverà dalla Regione. Decine di migliaia di risparmiatori passeranno dunque le festività natalizie in attesa di conoscere se e quale sarà la quantificazione del rimborso, che andrà ad aggiungersi alle percentuali già ricevute.
Solo per le Coop di Trieste, Istria e Friuli i risparmiatori colpiti sono 17 mila, su un totale di circa 110 mila soci: il dissesto contabile aveva visto nell’ottobre 2014 il congelamento di 103 milioni di euro investiti in libretti di risparmio. Il piano di concordato elaborato dal liquidatore Consoli ha previsto il recupero dell’81,4% delle somme perse, a cominciare dalla cessione dei punti vendica a Coop Nordest, Despar e Conad avvenuta nel giugno 2015, quando vennero alienati 36 dei 42 punti vendita con il vecchio marchio Coop per un totale di quasi 60 milioni. I soci di Coopca hanno a propria volta ricevuto 13,5 milioni da Alleanza 3.0, pari a oltre il 50% della perdita subita: soldi andati a 2.600 prestatori su 3.200. I creditori privilegiati hanno invece già ottenuto quasi tutto il dovuto. Da capire se la misura della giunta favorirà ora solo i soci o anche il centinaio di azionisti di Coopca.
A Trieste il programma di rimborsi è più avanti ed è proceduto anche grazie alla cessione di proprietà a Fiume e dell'ex Ingross di Valmaura: si è così arrivati a superare il 75% del totale, secondo un iter approvato dalla maggioranza delle persone coinvolte, ma non da 222 soci che hanno intentato una causa contro la Regione chiedendo un rimborso integrale di quanto perduto e imputando all’ente pubblico la presunta mancata vigilanza sui bilanci. In attesa della sentenza, una delegazione ha manifestato a metà ottobre sotto il palazzo della Regione, a quattro anni esatti dalla richiesta di fallimento delle Coop triestine. Proprio in quell’occasione il presidente Fedriga aveva affermato di aver messo allo studio «il modo per risolvere la questione in maniera strutturale attraverso delle misure sociali». Quanto stanziato ora dall’esecutivo regionale non rappresenta una soluzione strutturale, ma è comunque un altro passo avanti per avvicinare i risparmiatori – almeno quelli con i redditi più bassi – al ristoro integrale di quanto perso alcuni anni fa. —
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