Crac Coop Operaie, arriva l’ora del processo per l’ex dg Della Valle

Con lo storico top-manager sono stati rinviati a giudizio i due componenti del Collegio dei sindaci Pobega e Seriau. Abbreviato per la loro collega Raffaelli
Foto Bruni Trieste 16.02.2017 Tribunale Trieste:Vertenza delle Coop-Avv.reiner
Foto Bruni Trieste 16.02.2017 Tribunale Trieste:Vertenza delle Coop-Avv.reiner

TRIESTE Il Tribunale di Trieste apre il processo sul crac Coop. Il gup Laura Barresi, nel corso dell’udienza preliminare, ha infatti rinviato a giudizio alcuni degli ex vertici del colosso cooperativo: l’allora direttore generale Pierpaolo Della Valle e i componenti del Collegio sindacale Rodolfo Pobega e Tiziana Seriau. La prima udienza del dibattimento è fissata per il 12 febbraio 2019 alle 9. Michela Raffaelli, pure lei ex componente del Collegio sindacale, ha chiesto invece il rito abbreviato e sarà giudicata separatamente. L’udienza, nel suo caso, è in agenda il 9 novembre. La posizione giudiziaria dell’ex presidente Livio Marchetti, deceduto ad aprile, è invece estinta. Si va in aula, dunque, con i faldoni di indagine dei pm Federico Frezza e Matteo Tripani, i due magistrati che hanno presentato nel 2014 istanza di fallimento dell’azienda passandone al setaccio i conti e scoperchiando così un bilancio in rosso valutato in ben 37 milioni di euro.

Dall’inchiesta erano spuntate delle operazioni che - secondo l’accusa - avrebbero dissimulato l’entità di quel passivo. La bancarotta aveva di fatto svuotato le casse e il patrimonio societario mandando in fumo i risparmi di migliaia di triestini. I vertici, in buona sostanza, avrebbero aggravato il dissesto della società compiendo una serie di passaggi finanziari tra le partecipate del gruppo Coop con cui sarebbe stato nascosto - almeno temporaneamente - l’ammontare delle perdite di bilancio. Questa l’ipotesi della Procura. «Il rinvio a giudizio non ci ha colti impreparati, era abbondantemente previsto», afferma l’avvocato Marco Bianca che, assieme all’avvocato Maurizio Conti del Foro di Udine, difende l’ex dg Della Valle.

«Allo stato - precisa ancora il legale - l’impianto accusatorio si regge su un’unica perizia fatta nel procedimento che riguardava l’ex presidente Marchetti, venuto a mancare. Una perizia su una serie di operazioni contestate dalla Procura, ritenute non veritiere, che però non ha mai trovato nessun altra conferma. Anzi - prosegue - va sostanzialmente contro quello che era stato già il parere espresso dai revisori che avevano visionato il bilancio. Comunque non diciamo che la perizia sia errata, ma confidiamo nel dibattimento per far capire che le considerazioni potranno essere valutate diversamente. Per noi le operazioni contestate erano tecnicamente valide e non dissimulavano nulla».

Questa, quindi, la posizione del legale di Della Valle. I difensori dei due componenti del collegio sindacale, Pobega e Seriau, sono rispettivamente gli avvocati Salvatore e Filippo Capomacchia (Foro di Udine) e Federica Fantuzzi (Foro di Trieste). Raffaelli è tutelata dall’avvocato Giovanni Borgna. Lo studio legale Stefano Alunni Barbarossa, presente in udienza per le parti civili, ha fatto proprie le conclusioni dei pm che nel corso della requisitoria avevano ripercorso le tracce del crac Coop mettendo in fila le possibili responsabilità degli indagati. Il 12 febbraio del prossimo anno comincia così il primo round di un percorso giudiziario che coinvolgerà anche i 108 soci Coop che si sono costituiti parte civile. Un modo, quello dei cittadini danneggiati dal fallimento, per aggredire i patrimoni personali degli imputati e vedersi così risarcire per via giudiziaria il danno subìto. —

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