Crac Coop, assolto uno dei “controllori”
Michela Raffaelli, all’epoca nel collegio sindacale con compiti di verifica dei conti, ritenuta non colpevole di bancarotta e falso
Lasorte Trieste 24/10/14 - Via Caboto, Centro Direzionale, Centro Logistico COOP, Cooperative Operaie
TRIESTE Primo round processuale sul crac Coop Operaie. Michela Raffaelli, ex componente del Collegio sindacale del colosso cooperativo, è stata assolta. La sentenza è stata pronunciata ieri pomeriggio dal gup Laura Barresi. Raffaelli, imputata per concorso in bancarotta fraudolenta documentale e falso in bilancio, è stata giudicata con il rito abbreviato. Un’ora e mezza, tanto è durata l’udienza andata in scena ieri.
«Il fatto non costituisce reato», questa la formula del giudice che ha consentito a una delle addette ai controlli contabili di superare indenne – fin qui almeno – lo scoglio giudiziario. Il pm Federico Frezza, che assieme al collega Matteo Tripani aveva aperto l’indagine sul dissesto societario, aveva chiesto una condanna a 1 anno e 8 mesi.
Raffaelli, secondo il tribunale, è dunque innocente. Stando alla sentenza di assoluzione, in realtà il reato non viene di per sé escluso; ma, in buona sostanza, si ritiene che all’imputata non si possa addebitare una responsabilità personale diretta.
Raffaelli aveva ricoperto l’incarico nel collegio sindacale, con compiti di controllo sulla regolarità dei conti, per quanto riguarda il bilancio del 2013. Evidentemente aveva avuto un ruolo marginale. In ogni caso avrebbe ereditato una situazione già compromessa.
«La sentenza ha attestato la correttezza dell’operato della dottoressa Raffaelli», commenta l’avvocato Giovanni Borgna, il legale a cui l’imputata si è affidata. Le motivazioni del gup Barresi saranno rese note nell’arco di sessanta giorni.
«Pur avendo apprezzato il grande lavoro della Procura per far chiarezza sulla situazione delle Coop Operaie, sono dispiaciuto e deluso dalla sentenza», ha osservato Stefano Alunni Barbarossa, l’avvocato di parte civile per 108 ex soci Coop. «Leggerò le motivazioni e valuterò se presentare appello».
La battaglia penale è comunque soltanto alle prime mosse: un mese e mezzo fa, infatti, è iniziato il processo (in dibattimento) per gli altri ex vertici Coop, l’allora direttore generale Pierpaolo Della Valle e gli altri due componenti del Collegio sindacale, Rodolfo Pobega e Tiziana Seriau.
La posizione giudiziaria dell’ex presidente Livio Marchetti, deceduto l’anno scorso, è invece estinta.
Secondo gli accertamenti investigativi, i vertici della società avrebbero messo in atto una serie di passaggi finanziari tra le partecipate del gruppo Coop con cui sarebbe stato nascosto l’ammontare delle perdite di bilancio. La bancarotta aveva svuotato le casse e il patrimonio societario mandando in fumo i risparmi di migliaia di triestini. La prossima udienza del processo a Della Valle, Pobega e Seriau è fissata per il 9 aprile. —
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