Covid, Trieste sorpassa Udine per numero di contagi ogni centomila abitanti. Il Friuli Venezia Giulia attende la proroga della zona rossa

Oggi, sabato 3 aprile, la decisione di Speranza sui giorni di zona rossa. Il governatore: «Con l’Rt sceso a 0,98 il dato è da zona gialla, iniquo il parametro dell’incidenza che penalizza chi come noi fa più test» 

TRIESTE Una zona rossa che non convince Massimiliano Fedriga, non stavolta. Il presidente della Regione legge il monitoraggio settimanale della cabina di regia nazionale e con un Rt - l’indice di contagio - a 0,98 parla di «dato in teoria da zona gialla». E contesta, una volta ancora, il criterio dell’incidenza settimanale dei positivi ogni 100.000 abitanti, che rimane sopra quota 250, soglia oltre la quale il rosso è automatico. «Un parametro iniquo – dice Fedriga –, perché non è legato al numero di tamponi, con la conseguente penalizzazione di chi ne fa di più».

La Regione resta in attesa dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, dando per scontato che da mercoledì 7 aprile sarà ancora zona rossa, probabilmente per altri 15 giorni, e dunque fino al 21 aprile, a meno che l’incidenza non scenda prima del prossimo monitoraggio appunto sotto 250. Da un venerdì all’altro, stando ai bollettini della Protezione civile, si è passati da 399 ai 310 di ieri (nel report ministeriale si legge 272, ma su un numero sottostimato di contagi a causa di un ritardo nel flusso delle informazioni). Per poter aprire la porta a un allentamento delle restrizioni in regione serve un ulteriore calo del 20%. A livello provinciale l’incidenza più alta è della provincia di Trieste (396, a seguito di 916 infezioni dal 27 marzo a ieri, solo Prato, Cuneo, Taranto e Aosta hanno valori più elevati), seguono Udine (351), Gorizia (348) e Pordenone (148), il solo territorio che nella terza ondata è sempre rimasto sotto quota 250.

Secondo il presidente della Regione, tuttavia, «serve un cambio di passo nelle scelte». Nel mirino proprio Speranza: «Purtroppo, il ministero della Salute ascolta molto poco. Non ci si rende conto che la strategia messa in campo è poco efficace anche dal punto di vista del contenimento della pandemia. Ci sono infatti moltissimi fenomeni di attività che sono svolte a domicilio e non nel posto di lavoro, quindi senza controlli». Si deve perciò «passare dalla stagione dei divieti a quella delle regole».

Segnali positivi arrivano intanto da un trend al ribasso iniziato il 23 marzo, che ha ora come effetto anche la riduzione del carico sul sistema sanitario e dei morti con diagnosi Covid. Le terapie intensive ospitano 81 pazienti, le aree mediche altri 634 (-18 sulle 24 ore). Gli ospedalizzati sono 715 dopo quattro giorni consecutivi all’ingiù: da lunedì 29 marzo i ricoverati sono diminuiti di 51 unità. Una strada ancora lunga, in ogni caso, visto che i tassi di occupazione sono del 46% in terapia intensiva e del 50% nei reparti a media e bassa intensità, dunque ancora ampiamente sopra le soglie di sicurezza che il governo ha stabilito nel 30% e nel 40%.

Quanto ai decessi, con i 16 comunicati ieri dal vicepresidente Riccardo Riccardi, di cui due pregressi, il totale da inizio pandemia è di 3.338: 1.755 a Udine (+11), 710 a Trieste (+2), 633 a Pordenone e 240 a Gorizia (+3). Negli ultimi sette giorni si sono contate 111 vittime con diagnosi Covid contro le 130 dei sette giorni precedenti, vale a dire il -14,6%. Quanto all’incidenza settimanale di morti ogni 100.000 abitanti, il Fvg, con 9,2, rimane purtroppo ancora in testa tra le regioni. I nuovi positivi di giornata sono 513 tra i 362 emersi da tampone molecolare (su 7.279, 4,97%) e i 151 da test rapidi antigenici (su 2.948, 5,12%). Il rapporto sul totale dei controlli (10.227) è del 5,02%, quello più significativo sui casi testati del 16,24%, il più basso dal 2 marzo.

Ad aver contratto il virus 98.723 cittadini, di cui 47.705 in provincia di Udine (+267), 19.328 a Pordenone (+26), 18.655 a Trieste (+171), 11.935 a Gorizia (+44) e 1.100 di fuori regione (+5). Tra i positivi, tre ospiti e un operatore delle residenze per anziani, un dipendente del Ssr (un tecnico di laboratorio di Asugi). Gli attualmente positivi sono 14.304 (-512), i totalmente guariti 77.135 (+938), i clinicamente guariti 3.946 (+71), gli isolamenti 13.589 (-494). —
 

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