Covid, a Gorizia clienti in fila per il vaccino già prima dell’apertura: «Stavolta ne vale la pena»

GORIZIS Lunghe file fin di prima mattina, quando ancora le serrande erano abbassate, e poi attese determinate dal blocco del sistema informatico che non ha retto alle migliaia di richieste di accesso contemporanee. Ma niente nervosismi. Queste a Gorizia le immagini del 10 febbraio, giorno d’esordio delle prenotazioni in farmacia delle vaccinazioni anti Covid. All’ospedale San Polo di Monfalcone le code hanno invece indispettito diversi utenti.
Sotto una pioggia fastidiosissima si sono messi pazientemente in coda molti anziani ma ancora più numerosi figli e nipoti “armati di codice fiscale e documenti dei loro cari rimasti a casa. Da parte loro, dietro i banconi, i farmacisti hanno sfoderato tutta la loro buona volontà per soddisfare richieste, chiarire dubbi e “combattere” con il sistema informatico andato ben presto in tilt.
«Sono qui per prenotare il mio vaccino, ma anche quello di mia moglie Marina che invece è rimasta a casa – racconta Romano Burelli, classe 1933, mostrando le due tesserine con il codice fiscale già in mano -. Se sono contento di potermi vaccinare? Beh, è bene farlo e val la pena anche fare un po’ di fila se poi potremo stare più tranquilli, considerando anche che attorno a noi abbiamo i nostri giovani». Lo stesso spirito, tra il fatalista e il sollevato, si trova anche nelle parole di tanti altri anziani, anche quelli che fanno cortesemente capire di non voler essere intervistati. Ma un sospiro di sollievo lo tirano anche i figli che vedono vicino il traguardo del vaccino anti Covid per i loro genitori. «Devo prenotare per mia madre Rosaria – racconta Bruna Donati Della Lunga -, e spero lo possa fare in tempi brevi, perché attendevamo da tanto questo momento. Qui in farmacia sono ben organizzati, è comodo effettuare così la prenotazione, e onestamente non vediamo l’ora che tocchi anche alle persone della nostra età». «Mia madre è chiusa in casa da un anno ormai, sono stati dodici mesi di grandi preoccupazioni visto che è alle prese con tante patologie e abbiamo fatto di tutto per tutelarla – dice anche Maria Luisa Pacifico -. Ora finalmente potrà vaccinarsi, e, come noi, anche lei è contenta sia arrivato il momento».
Davanti a Romano, Bruna e Maria Luisa la fila alla farmacia “Al Corso” scorre spedita, dopo gli intoppi dell’inizio della mattinata. «Qui la gente era in attesa già prima dell’apertura, sotto la pioggia, e purtroppo come era prevedibile poco dopo l’inizio delle operazioni il sistema informatico del Cup è andato in blocco per le troppe richieste d’accesso contemporanee – racconta il farmacista Andrea Marzini -. Poi però le cose sono migliorate ed è stato possibile procedere con le prenotazioni. Speriamo tutto proceda in modo fluido così da poter accontentare tutte le persone che hanno diritto al vaccino». In farmacia si è presentato pure qualcuno che non aveva i requisiti per sottoporsi alla vaccinazione in questa fase, o chi aveva bisogno di semplici informazioni, ma non si sono registrati comportamenti scorretti o episodi di nervosismo. «È stato un esordio impegnativo – dice anche la farmacista della farmacia “All’Orso Bianco” Marta Cabass -, sia per le tantissime richieste sia per i problemi al sistema informatico. Però ce l’abbiamo fatta e siamo pronti a proseguire così». «Fin dall’apertura l’afflusso è stato costante – raccontano anche dalla farmacia comunale di Sant’Anna -, ma le persone si sono dimostrate piuttosto corrette e rispettose sia del distanziamento che delle regole». —
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