Countdown per l’assemblea dei creditori
Giovedì prossimo sarà una giornata decisiva nella lunga e sofferta vicenda delle Cooperative operaie. Al palazzetto dello sport intitolato a Cesare Rubini (accesso da via Miani5/1a), alle 10 inizierà l’adunanza dei creditori. A suo tempo, questa assemblea doveva tenersi nell’aula della Corte d’Appello, ma per ragioni di “capienza” si è scelto poi il palasport di via Flavia.
Il pronunciamento dei creditori sarà determinante per il prosieguo della vicenda. Come riferiamo in questa pagina, solo nel caso venga approvata la proposta di concordato preventivo, l’amministratore giudiziario potrà dar corso alla gara - fissata il 3 giugno - per la vendita dei beni, mobili e immobili, delle Cooperative, che ammontano a oltre 54 milioni.
In base alla legge, nel concordato preventivo è previsto che i creditori esprimano il proprio parere sul piano e sulla proposta, e in particolare sul pagamento. Le norme relative a questa procedura contengono poi una particolarità: i creditori che non partecipano all’adunanza, e mantengono il silenzio, sono considerati come se avessero votato a favore del concordato.
Va poi sottolineato che, qualora la maggioranza dei creditori approvi il concordato, anche attraverso il citato sistema del silenzio-assenso, non ci saranno discriminazioni tra presenti e assenti: tutti i creditori verranno rifusi di quanto loro dovuto in base alla proposta approvata.
Non sembrano quindi esserci ostacoli al sì dell’adunanza dei creditori, posto che solo i soci prestatori sono 17 mila (con 103 milioni in carico), e quindi la gara per l’aggiudicazione dei beni dovrebbe svolgersi regolarmente il 3 giugno.
La successiva liquidazione, che inizierà a luglio, richiederà due anni. Secondo il piano pubblicato di recente sul sito delle Cooperative, a luglio è previsto il pagamento dei 30% dei crediti dei soci prestatori, in ragione del diritto di regresso pignoratizio. A settembre seguirà il pagamento dei crediti privilegiati scaduti e non contestati, e di una quota dei crediti chirografari, nonchè dei privilegi contestati. A dicembre sarà pagata un’ulteriore quota dei crediti chirografari e dei privilegi contestati. Si passa poi al dicembre 2016, con il pagamento di un’altra quota dei crediti chirografari, per chiudere nel giugno 2017 con il pagamento finale dei creditori.
(gi.pa.)
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