Costi della politica, la Gdf setaccia il Consiglio regionale
Da questa mattina un gruppo di militari della Guardia di finanza sta setacciando gli uffici del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, in piazza Oberdan. Le Fiamme Gialle si sono presentate inizialmente all’Ufficio di Presidenza con un mandato di perquisizione della Procura regionale della Corte dei conti. I magistrati contabili del Fvg intendono chiarire i contenuti dei rendiconti delle spese di rappresentanza di ogni singolo partito. La perquisizione si è dunque allargata anche alle stanze dei Gruppi consiliari, dove i finanzieri stanno acquisendo la documentazione. A collaborare con i militari, per rispondere a tutte le richieste d'informazione, c'è il segretario generale del Consiglio regionale, Mauro Vigini.
A far scattare gli accertamenti sono stati i numerosi articoli sulle cospicue voci di spesa di rappresentanza dei consiglieri apparsi negli ultimi mesi sul Piccolo e sull resto della stampa locale. Sulla scia degli scandali del Lazio e della Lombardia, ai responsabili contabili dei gruppi era stata chiesta la distinta delle spese. Dopo non poche resistenze, i partiti avevano acconsentito di rendere pubblici i documenti. I rendiconti erano finiti on line, ma molte delle ricevute erano risultate del tutto generiche e vaghe. L’approfondimento della Corte dei conti, che al momento non contesta alcun tipo di reato a nessuno, mira a fare luce proprio su questi aspetti.
«Tutto si è svolto all’insegna della massima disponibilità e trasparenza». Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Maurizio Franz, al termine della visita della Guardia di Finanza all’assemblea regionale per l’acquisizione della contabilità dei gruppi. «La segreteria - ha aggiunto Franz - ha reso i materiali disponibili, ma i bilanci dei gruppi sono nella disponibilità dei gruppi stessi e quindi gli agenti sono stati rinviati ai gruppi. Non si è trattato di un blitz ma di una visita cordiale: gli uomini della Guardia di Finanza hanno ammesso di non sapere che oggi ci fosse seduta di Consiglio».
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