Costi della politica, i finanzieri tornano in Consiglio regionale

Acquisiti anche i documenti contabili, le fatture e le ricevute del Gruppo misto e dei Cittadini, che mancavano all’appello della perquisizione di ieri. La procura della Corte dei conti: «Mesi per analizzare tutte le carte»

Alle 14.02 tre agenti in borghese della Guardia di Finanza su mandato della Procura regionale della Corte dei Conti sono entrati nel Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, in piazza Oberdan a Trieste, per farsi consegnare le documentazioni contabili dei gruppi consiliari che non erano state ancora acquisite nel sequestro di ieri.

Si tratta, riferisce l’Agi, del Gruppo Misto e del Gruppo dei Cittadini (Libertà Civica).

Il sequestro del materiale è stato disposto dalla Procura della Corte nell’ambito di un’inchiesta sulle spese consiliari che aveva visto già ieri le Fiamme Gialle acquisire la più parte della documentazione dei gruppi. L’arrivo della Guardia di Finanza era atteso ed era stato precedentemente comunicato alla segreteria generale del Consiglio con la specifica indicazione dell’orario.

Il procuratore regionale della Corte dei conti, Maurizio Zappatori, ha dichiarato di avere davanti «qualche mese di lavoro» per effettuare un controllo, fattura per fattura, delle spese sostenute dai gruppi consiliari del Friuli Venezia Giulia. L’attenzione è rivolta soprattutto, ma non esclusivamente, alle spese di rappresentanza di tutti i gruppi. A far avviare le indagini sono stati gli articoli dedicati ai costi e al finanziamento pubblico della politica regionale apparsi sul Piccolo e su altre testate locali negli ultimi mesi.

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