Costi della politica a quota 561 mila euro, il sindaco di Gorizia Ziberna ai contras: «Nessun aumento»

Pubblicata la determina con le indennità di sindaco e giunta. Il gettone di presenza alle commissioni resta a 104 euro  

GORIZIA A quanto ammontano i costi della politica nel Comune di Gorizia? A 561.316 euro. Il dato è ufficiale. Nel senso che è l’impegno di spesa per l’anno 2021 relativamente alle indennità lorde spettanti a tutti gli amministratori del Comune di Gorizia: dal sindaco agli assessori per finire con i consiglieri comunali.

Una determina interessante anche perché contiene l’ammontare al centesimo di quanto ottengono i componenti dell’esecutivo comunale per la loro attività amministrativa. In linea generale, l’indennità di funzione spettante al primo cittadino di un qualsiasi Comune capoluogo di provincia ammonta a 5.052 euro mensili. Il vicesindaco percepisce il 45% dell’indennità prevista per il sindaco (vale a dire 2.273 euro) che diventa del 40 per cento per gli assessori (2.021), sempre dei Comuni capoluogo di provincia. Tutti lordi. Non solo. Ai presidenti dei Consigli comunali spetta, invece, un gettone di presenza maggiorato del 30% rispetto all’importo comunemente fissato che è di 104 euro. A tanto, infatti, ammonta l’indennità di partecipazione sia ai lavori dei Consigli comunali sia alle varie commissioni consiliari.

La norma, poi, stabilisce che per gli amministratori, ad eccezione dei lavoratori dipendenti non collocati in aspettativa, le indennità siano aumentate del 25% per i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia e del 50 per cento per i vicesindaci e per gli assessori dei Comuni capoluogo di provincia. E godono o hanno goduto, in un caso, di questo benefit il sindaco Rodolfo Ziberna (con un’aggiunta di 1.263 euro), il suo vice Stefano Ceretta (1.137 euro in più) e gli assessori Arianna Bellan, Marilena Bernobich, Chiara Gatta e Roberto Sartori (1. 010 euro in più). Il Comune, pertanto, impegna per quest’anno la spesa di presumibili 371.316 euro per l’onere finanziario derivante dall’applicazione delle indennità di funzione a sindaco, vicesindaco, assessori. A questi vanno aggiunti 100 mila euro per i gettoni di presenza ai consiglieri comunali che partecipano ai lavori dell’aula. Analoga cifra va per coprire le indennità di presenza per le sedute delle commissioni. Nel computo vanno inseriti anche 30 mila euro a titolo di rimborso degli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi per gli amministratori che usufruiscono dei permessi retribuiti in qualità di lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici per l’esercizio delle loro funzioni.

Ma scoppia la polemica contro alcuni post apparsi su Facebook in cui si accusa la giunta di essersi aumentata le indennità. «È incredibile che consiglieri comunali attacchino pubblicamente il sottoscritto e gli assessori con notizie totalmente false, solo per farsi campagna elettorale, cercando di far credere alla gente che ci siamo aumentati l’indennità. E questo dimostrando non solo di non conoscere la legge ma neppure la differenza fra una delibera e una determina. Vergogna. Abbiamo già avuto un incontro con la Questura per predisporre la querela per diffamazione».

A prendere posizione il sindaco Ziberna. «La giunta non ha competenza in materia. C’è una legge regionale del 2011 che impone le indennità degli amministratori a tutti i Comuni del Fvg con diversificazioni sulla base delle condizioni professionali, lavoratori dipendenti, pensionati, lavoratori autonomi, etc. Gli amministratori non possono né aumentare né diminuire gli importi e neppure rinunciare. Ogni anno gli uffici comunali, in automatico, senza neppure informare sindaco e assessori, recepiscono la legge attraverso una determina. La stessa ogni anno da 10 anni. Punto. E questo a Gorizia come a Gradisca, a Udine come a Pordenone o Trieste. Sia che si tratti di amministrazioni di centrodestra, centrosinistra, 5 Stelle o altre colorazioni. Tutti percepiamo le indennità fissate dalla legge. E proprio perché non si può rinunciare neanche a un euro dell’indennità, già la giunta Romoli creò un fondo in cui far confluire il 5% dei compensi e la giunta da me presieduta ha fatto altrettanto. In questi anni, abbiamo finanziato numerose iniziative benefiche. E ci sono consiglieri, come Serenella Ferrari e Andrea Picco, che non possono non sapere. Così come gli amministratori di pagine Facebook che continuano a “sproloquiare”. Quindi – conclude il sindaco -, la querela è assicurata e i danni che chiederemo saranno tutti devoluti in beneficenza. Basta falsità». —

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