Costa ritira a Trieste i disegni dei bimbi per Giulio Coniglio, ma pupazzo e stampa restano fuori
Nuovo capitolo della saga di Nicoletta Costa: l’illustratrice ha potuto recuperare il famoso pacco. I giornalisti non sono potuti entrare, così anche il Coniglio è rimasto fuori
TRIESTE I disegni di bimbi di una scuola della Calabria sono finalmente stati consegnati nelle mani di Giulio Coniglio che, però non è entrato alle Poste centrali di Trieste. Nuovo capitolo della saga di Nicoletta Costa, l'illustratrice che non aveva potuto ritirare un pacco di disegni di bambini perché la raccomandata non era indirizzata a lei ma proprio al coniglio, personaggio nato dalla sua fantasia.
Questa mattina la creativa si è recata nella posta di piazza Vittorio Veneto. Ha potuto recuperare il famoso pacco ma Giulio Coniglio, presente in carne e ossa, o meglio sotto forma di costume indossato da un'amica, non è entrato.
Una mossa, quella della Costa, a metà strada tra ironia e provocazione. Dentro l'ufficio postale non sono stati ammessi anche giornalisti, fotografi e operatori video che hanno immortalato quindi all'esterno l'epilogo della vicenda, che nei giorni scorsi ha fatto il giro delle testate di mezza Italia, diventata virale anche sul web.
Così anche Giulio Coniglio è rimasto fuori.
«I bambini hanno fatto un lavoro bellissimo» ha rimarcato Costa nel ricevere il pacco, che ha aggiunto: «Amo ricevere le lettere, vorrei che i bambini continuassero a mandarne, sono schiavi del cellulare, dei messaggi. Non si scrive più niente, non resta niente. Ho dei cassetti pieni di lettere che ogni tanto guardo, sono una cosa magica che i bambini devono avere, sono prontissimi a fare questo gioco» ha affermato.
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