Costa Crociere: Trieste hub del Nordest. Costa Diadema, la visita a bordo: VIDEO E FOTO

L’amministratore delegato Michael Thamm sulle grandi navi a Venezia: «Aspettiamo le decisioni del governo». Nel filmato e nelle foto, belle inquadrature sia da terra sia a bordo. Con il finale pirotecnico in notturna
La Costa Diadema (foto Bruni)
La Costa Diadema (foto Bruni)

"La regina del Mediterraneo a Trieste perché questa città offre la grande opportunità di visitare sia la regione sia la vicina Venezia". Michael Thamm, amministratore delegato di Costa crociere, ha dato una promettente chiave di lettura del perché Costa Diadema, la nuova ammiraglia della flotta, lunga 306 metri e in grado di trasportare 5mila passeggeri, abbia scelto Trieste ieri, per la cerimonia di primo scalo. Riguardo a Venezia, Thamm a margine ha infatti affermato che «aspettiamo le decisioni del governo italiano e soprattutto l’esito dello studio di impatto ambientale riguardante lo scavo del Canale Contorta».

Trieste può dunque candidarsi a divenire il principale hub crocieristico di tutto l’Alto Adriatico e del Nordest e i primi fatti concreti si vedranno già a primavera. Dal 10 aprile al 5 dicembre una nave di media grandezza della flotta, Costa Mediterranea (87.500 tonnellate di stazza e 2.680 ospiti totali) farà 34 scali settimanali a Trieste con una previsione di 140mila passeggeri movimentati. E già dal 9 maggio gli scali triestini saranno scali lunghi, di una notte e due giorni. La nave cioé arriverà alle 9 del mattino del venerdì e ripartirà appena alle 19 di sabato.

Costa Diadema: tutti i segreti in un video

La presidente della Regione Debora Serracchiani ha rilevato che «la presenza a Trieste della nuova ammiraglia di Costa crociere è il segnale per la città e per il suo porto della rinascita della crocieristica», e ha sottolineato che «stiamo continuando a lavorare per migliorare le infrastrutture per raggiungere il porto di Trieste, in particolare per la velocizzazione della tratta ferroviaria tra Trieste e Mestre». Grazie alla partnership strategica con Trenitalia nel 2015 gli ospiti di Costa che dovranno raggiungere Trieste per imbarcarsi sulla nave potranno utilizzare la formula Rail&cruise e avere, compresi nel prezzo della crociera, i biglietti del Frecciabianca sulla tratta Torino-Trieste con fermate a Novara, Vercelli, Milano, Brescia, Verona, Vicenza, Padova e Venezia.

Quella del treno veloce Trieste-Venezia senza fermate anche per le escursioni dei passeggeri sbarcati a Trieste è stata definita a margine come l’unica via realmente percorribile anche dall’amministratore delegato di Trieste terminal passeggeri Franco Napp che ha rilevato invece come un servizio shuttle via aliscafo risulterebbe enormemente costoso. Ma se l’ormeggio triestino, pressoché di fronte piazza Unità, è di impatto scenico straordinario, come ha sottolineato anche il comandante della nave Massimo Garbarino, va però migliorato tecnicamente, allungando la banchina del molo Bersaglieri oggi troppo corta per le meganavi bianche, con strutture amovibili dette dolphin.

Il progetto, secondo quanto ha riferito ancora Napp, ha passato il vaglio della Soprintendenza e ora dovrà essere esaminato in Conferenza dei servizi. Non è la Bora a preoccupare, ma lo Scirocco forte potrebbe infatti rendere precario l’ormeggio attuale. Il posizionamento del dolphin è stato definito un aspetto tecnico importante da Thamm anche nel corso di una sua precedente visita a Trieste allorché aveva esplicitato l’intenzione di Costa anche di aumentare la propria partecipazione azionaria all’interno di Trieste terminal passeggeri.

Il posizionamento a Trieste di una nave più capiente farà scordare la triste pagina dell’estate scorsa allorché dapprima è stata cancellata la Costa Classica e poi sono state eliminate anche tutte le partenze di Costa Voyager, la più piccola unità della flotta, dopo che nel novembre 2013 con Costa Magica e Costa Fascinosa dirottate da Venezia per i lavori del Mose erano stati movimentati in due giorni 10.500 passeggeri.

Festa e fuochi d’artificio per la super-Diadema FOTO
La Costa Diadema

E riguardo a Venezia, Serracchiani è tornata ieri anche sul caso della piattaforma off shore progettata dal porto di Venezia: «Mi pare un’opera non soltanto faraonica e molto costosa, ma anche inutile per quanto riguarda le dinamiche dei porti del Nord Adriatico. Da Ravenna a Trieste, per arrivare fino a Capodistria e Fiume - ha aggiunto - non abbiamo bisogno di una piattaforma off shore dove fermare le navi grandi per poi scaricare le merci e farle arrivare negli altri porti. Questo significa aumentare i costi ma soprattutto fare quelle opere che il Paese deve evitare di fare, cioé quelle che non servono».
 

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