Cosolini provoca: un tour tra i cantieri mai avviati

Il sindaco: «Il Comune ha in cassa 53 milioni bloccati però dal Patto di stabilità Inaugurazioni fittizie al Liceo Dante e nelle piazze Ponterosso e Foraggi»
Di Pier Paolo Garofalo
20110428 - POL - TRIESTE - CANDIDATI ELEZIONI AMMINISTRATIVE 15 E 16 MAGGIO 2011 - Roberto Cosolini candidato sindaco di Trieste per la coalizione di centro-sinistra. ANDREA LASORTE/ANSA
20110428 - POL - TRIESTE - CANDIDATI ELEZIONI AMMINISTRATIVE 15 E 16 MAGGIO 2011 - Roberto Cosolini candidato sindaco di Trieste per la coalizione di centro-sinistra. ANDREA LASORTE/ANSA

“Liberare” i lavori che riguardano le scuole di ogni ordine e grado dai vincoli del Patto di stabilità, che a Trieste blocca 53 milioni di euro, contributi compresi, già nelle casse del Comune ma senza possibilità di venire utilizzati.

È questo l’auspicio più ricorrente emerso ieri pomeriggio nel corso della simbolica inaugurazione, in chiave polemica, di tre cantieri che il sindaco Roberto Cosolini ha presenziato in piazza Ponterosso, all’ingresso della Scuola Dante Alighieri e all’imboccatura della galleria di piazza Foraggi. Accompagnato dagli assessori Laureni, Grim e Dapretto, Cosolini ha spiegato durante la prima tappa della “via crucis” in piazza Ponterosso le conseguenze che derivano alla sua giunta dal Patto di stabilità, cioè da una serie di divieti e limitazioni nella spesa pubblica in nome dell’attuale austerità economica. «Con questa iniziativa - ha esordito il primo cittadino - volevamo lanciare un messaggio molto chiaro anche ai cittadini. Attualmente il Comune ha già in cassa i 53 milioni per interventi su opere pubbliche, in parte derivanti da contributi statali e regionali, ma non li possiamo toccare per iniziare 88 cantieri, dei quali molti sono scuole».

«Credo - ha continuato - che tra mancati introiti dell’Irpef e dell’Iva da parte delle aziende, dell’Irpef dei lavoratori privati e i costi di cassa integrazioni, mobilità e altri ammortizzatori sociali, il bilancio sia negativo».

«Il blocco affligge anche i lavori di manutenzione del patrimonio comunale, che così si depaupera» ha sottolineato il titolare dei Lavori pubblici Andrea Dapretto davanti a un simulacro di targa cantieristica barrata con la scritta “sospeso”. Piazza Ponterosso, ma anche via Genova e largo Panfili, dovrebbero essere riqualificati con nuovi tipi di pavimentazione e nuovi arredi urbani. Il cantiere “vale” circa 1,8 milioni di euro. E mentre Franco Bandelli, con il “suo” consigliere rionale Francesco Clun unici rappresentanti dell’opposizione, ha rilevato come «su questo tema la giunta non ha colpe, anzi ha il nostro appoggio, magari anziché quello dei forconi facciamo i comitati dei mattoni», un appello è giunto da Marino Benussi, esponente dei costruttori edili. «Appoggiamo il Comune - ha dichiarato -, sbloccare i fondi è indispensabile, il nostro settore è al limite, ha perso 8mila posti di lavoro in quattro anni. Siamo sempre stati responsabili verso i nostri dipendenti ma presto sarà la fine».

Davanti al “Dante”, alla cui ristrutturazione e manutenzione sono destinati più di 2,5 milioni di euro, bloccati dal Patto, Dapretto ha evidenziato come sia Illy che Dipiazza abbiamo lasciato in eredità Bilanci sani, con Cosolini impegnato a proseguire nella scia, e come quindi l’attuale situazione, per Trieste mai “spendacciona”, sia anomala. «Per i 160 edifici scolastici comunali, “nidi” e ricreatori compresi, che hanno un tasso di vetustà tra i più alti d’Italia poiché per il 20% circa risalenti all’epoca austro-ungarica e per il 50% a prima del 1950 - ha ricordato l’assessore all’Educazione Antonella Grim - servirebbero 70 milioni. Ebbene parte consistente dei 53 a nostra teorica disposizione sono destinati alle scuole». Altri 11, invece, sono stati stanziati, ma ancora “immobilizzati”, per la galleria di piazza Foraggi: i lavori riguarderebbero il rifacimento di volta e carreggiate e gli impianti di smaltimento delle acque.

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