Cosolini: presenta il futuro assessore all’Ambiente

Si tratta del chimico Pierluigi Barbieri, docente all’Università di Trieste che, in caso di vittoria del centrosinistra al ballottaggio sostituirà Umberto Laureni
Roberto Cosolini presenta il professor Barbieri (Bruni)
Roberto Cosolini presenta il professor Barbieri (Bruni)

TRIESTE. La scelta di incontrare i giornalisti all’interno del Giardino pubblico di via Giulia non è stata affatto casuale. «Abbiamo voluto trovarci qui - ha spiegato il sindaco Roberto Cosolini - perchè questo è un luogo simbolo del fatto che a Trieste esiste un problema ambientale, che è il prodotto della Ferriera di Servola ma anche di altri fattori urbani che per troppo tempo sono stati trascurati».

L’intervento del primo cittadino, che ha assicurato di voler effettuare «scelte forti e radicali per prevenire l’insorgenza del danno ambientale», ha fatto luce sul nome della persona che, in caso di vittoria al ballottaggio, prenderà il posto di Umberto Laureni alla guida dell’assessorato all’Ambiente. Si tratta del quarantanovenne triestino Pierluigi Barbieri, docente di Chimica dell’ambiente all'Università di Trieste e coordinatore di un gruppo di ricerca che si occupa di valutazioni ambientali e di sviluppo di tecnologie per l’ambiente.

«È una persona che stimo per l’attenzione con cui svolge la propria attività professionale - ha spiegato Cosolini - , che l’ha portato a collaborare con la Procura della Repubblica, con gli organismi di controllo e con le associazioni ambientaliste. A lui chiedo di essere garante di un percorso che conduca la Ferriera a non inquinare più o, in caso questo non avvenga, a prefigurare per lo stesso stabilimento siderurgico un futuro che sia diverso da quello attuale». Il primo cittadino ha riconosciuto a Barbieri l’onestà intellettuale dell’esperto «che dice sempre le cose come stanno, senza minimizzare i dati negativi né esaltare quelli positivi». Il docente triestino ha accettato la proposta dell’attuale sindaco pur evidenziando la complessità del compito che potrebbe attenderlo: «I problemi che dobbiamo affrontare non sono affatto banali ed è per questo che dobbiamo attivare le migliori risorse umane presenti sul territorio.

Molte sono le cose che si possono ancora migliorare, come elettrificare le banchine del porto in modo da bloccare le emissioni causate dall’attività delle navi. Altri strumenti, invece, vanno valorizzati, per valutare attentamente le ricadute delle polveri sottili e i disturbi causati dagli odori. Alle analisi dei dati ambientali - ha proseguito Barbieri - deve seguire una sintesi che sia utilizzabile in maniera rapida per poter prendere delle decisioni. L’Arpa ha già pronto un sito dove verranno convogliate tutte le informazioni riguardanti i valori inquinanti per avere una pronta evidenza della situazione ambientale. I cittadini, soprattutto in questi casi, sono i primi portatori d’interesse. Per questo deve continuare il dialogo con le associazioni del territorio».

Posizioni, queste, che hanno trovato eco nelle parole di Cosolini, che ha annunciato di voler far sedere una rappresentanza dei cittadini attorno al tavolo tecnico che coinvolge l’Arpa, il Comune di Trieste e l’Azienda sanitaria. Cosolini ha ribadito di voler portare avanti «un’operazione verità perchè a Trieste vanno risparmiate ulteriori promesse elettorali». Un riferimento, il suo, al contratto stipulato di recente da Dipiazza, che prevede un impegno del candidato del centrodestra, inerente al tema della Ferriera di Servola, articolato su dieci punti, «alcuni dei quali non possono essere realizzati da un sindaco». Cosolini ha poi richiamato alla memoria «le promesse non mantenute da parte di Dipiazza», quando nel 2007 sosteneva di voler chiudere la Ferriera. «Eppure i valori del benzoapirene durante il suo ultimo mandato - così il primo cittadino - erano sette volte superiori a quelli attuali. A noi va dato atto, invece, di esserci impegnati affinchè le centraline per il monitoraggio passassero dal privato al pubblico. La situazione attuale non è soddisfacente, ma non è paragonabile a quella di dieci anni fa. Ci venga riconosciuto che un po' di strada è stata fatta». (lu.sa.)

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