Cosolini: Parco Revoltella a nuovo dopo l’estate

TRIESTE. Sopra il campo giochi, vicino alla fontana del Pinocchio, i grappoli di glicine si inerpicano sulle travi in marmo del pergolato fino a formare un meraviglioso tunnel fiorito. Tutto intorno, le siepi e le aiuole si vestono dei profumi e colori primaverili. È un colpo d’occhio da togliere il fiato, quello regalato in queste settimane da Madre Natura nel parco di Villa Revoltella. Un paesaggio bucolico al quale, però, fanno da contraltare le transenne grigie, i segnali di pericolo e divieto, i nastri bianco-rossi sparsi qua e là a ricordo di una ferita non ancora rimarginata.
Mentre la primavera reclama prepotentemente il suo spazio nel polmone verde di via Marchesetti, una parte del parco è rimasta ferma allo scorso autunno e precisamente al 15 ottobre, quando una violenta alluvione ha trasformato quello solo qualche anno fa era stato definito come uno dei “più bei parchi d’Italia” in un ammasso di fango e detriti. Il Comune, dopo aver messo in sicurezza l’area e ripulito le zone più danneggiate, aveva riaperto al pubblico gran parte dei 50mila mq di giardino già nello scorso dicembre, annunciando, un mese più tardi, che il restyling dell’intero parco sarebbe stato ultimato tra la primavera e l’inizio dell’estate.

Se aiuole, giardini e vialetti in terra battuta sono tornati agli antichi splendori, però, alcune transenne e delimitazioni sono ancora lì, come se il tempo si fosse fermato.
A colpire maggiormente l’occhio del visitatore è l’area che fiancheggia la maestosa Serra in vetro e ghisa affacciata sul giardino all’italiana: una transenna rossa inghiotte quel che resta del vecchio muro di contenimento, ma anche una panchina e una fontanella, assieme a detriti, tavoli, sedie e un cestino delle immondizie.
La bella scalinata che conduce al giardino all’italiana, anche questa decorata da una splendida cascata di fiori, è accessibile solo a metà: un lato è sbarrato da una transenna rossa che cozza contro la bellezza del luogo. Scendendo nella parte bassa del polmone verde diverse delimitazioni sbarrano l’accesso a scalinate e stradine dissestate.
A tranquillizzare i cittadini sulla salute del polmone verde è il sindaco Roberto Cosolini che ieri ha effettuato un sopralluogo per verificare lo stato dei lavori: «Stanno girando delle foto che evidenzierebbero un presunto abbandono di Villa Revoltella: non è così - ha scritto in un post sul suo profilo Facebook -. Le foto si riferiscono alle zone ancora transennate, danneggiate dalle alluvioni dello scorso autunno. Dopo i pesanti danni siamo intervenuti subito con opere per 200mila euro che ci hanno permesso di riaprire al pubblico il parco e la villa. Con l’assestamento di bilancio abbiamo stanziato altri 190mila euro che serviranno proprio a risolvere quelle situazioni ancora “pericolanti”».
Il sindaco ha poi annunciato l’intenzione di assegnare ulteriori 200mila euro per gli interventi ancora necessari.
«Abbiamo lavorato nei mesi scorsi e così continueremo a fare, soprattutto dopo il mese di settembre, in modo da non ostacolare la fruizione del parco nella bella stagione o interferire con il fitto calendario di matrimoni».
Oltre al ripristino dei vialetti e delle scalinate ancora dissestate, l’intervento più urgente riguarda il muro crollato accanto alla Serra, il cui recupero prevede una trafila ben più lunga sia dal punto di vista tecnico che burocratico, come spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Dapretto: «Al momento il progetto definitivo è stato approvato dalla Soprintendenza ed è in attesa di ottenere l’autorizzazione paesaggistica - spiega -. Dopo aver sentito i vari pareri, allora potremo redigere il progetto esecutivo e indire la gara. Difficile, quindi, pensare di sistemare il muro di contenimento entro l’estate».
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