Cosolini non vuole fare più sport. Cede la delega, Kraus l’indiziato

«Voglio fare il sindaco a tempo pieno». A tempo perso non si può proprio. Roberto Cosolini, primo cittadino di Trieste ma anche assessore allo sport, vuole presentarsi leggero per l’ultimo miglio del suo mandato che terminerà nella primavera 2016. Che è la più importante in vista di una probabile ricandidatura. «Entro la fine dell'anno lascerò a uno degli attuali assessori la delega allo Sport per raccogliere meglio quanto seminato durante la prima parte del mandato» ha dichiarato il 22 settembre in occasione della presentazione del nuovo assessore Paolo Tassinari.
E così, liberatosi del peso della Cultura (che aveva dovuto di nuovo prendersi in carico dopo le dimissioni di Franco Miracco), ora vuole mollare anche lo sport che tiene da un anno dopo l’addio imprevisto dell’ex assessore Bruno D'Agostino che deteneva la delega assieme al Personale. Il sindacalista Roberto Treu, subentrato in giunta, si è preso in carico il Personale ma non ha voluto saperne dello Sport. E così il sindaco dopo un anno di intensità attività sportiva (che non sembra aver minato troppo il suo fisico) ha deciso di dedicarsi esclusivamente al suo ruolo istituzionale.
«Quella dello sport è una delega impegnativa. Trieste è una della città più sportive d’Italia», ricorda il sindaco. E non si può sbagliare. Il passo falso iniziale, con l’assegnazione a inizio mandato della delega allo Sport all’assessore per caso Emiliano Edera (ora consigliere regionale) non è stato ancora assorbito. Non c’entrano le vicende della Triestina e neppure quelle odierne del Ponziana. Trieste, come ha certificato il Sole 24 Ore di recente, è prima in Italia per spesa sociale e servizi allo sport. «L’investimento pro capite del Comune sullo sport è ai vertici in Italia. Questo vuol dire molti praticanti, molte società, molti impianti comunali» aggiunge il sindaco. L’attività non manca e non può essere in alcun modo trascurata. «Ci sono stati eventi come il Giro d’Italia e ora i Mondiali di volley. E poi si sono società che presentato molti problemi. Cito sono i passaggi societari della Triestina», ricorda i sindaco.
Ma chi sarà il prescelto tra i dieci assessori: 4 donne e 5 uomini? «Non escluderei la parte femminile» dice Cosolini. La più sportiva, in questo senso, appare l’assessore all’Urbanista Elena Marchigiani che adora le piste ciclabili (più che la biciclette) o la responsabile dell’Educazione Antonella Grim, esperta di ciaspole. Ma è più probabile che avendo in giunta un pivot come Edi Kraus possa essere lui il prescelto. E il basket è una passione comune con il sindaco. L’alternativa maschile a Kraus, escludendo per manifesta incompatibilità Treu, Tassinari e Montesano, è Andrea Dapretto. Un architetto per l’impiantistica sportiva potrebbe essere utile. L’importante è partecipare.
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