Cosolini: «La nuova Ferriera è sulla strada giusta»

Il primo cittadino effettua un sopralluogo: «L’impianto di aspirazione della cokeria funziona. Ma aspetto i dati delle centraline»
Una veduta dell'area della Ferriera
Una veduta dell'area della Ferriera

TRIESTE «Il nuovo impianto di aspirazione della cokeria è completo e funziona. L’ho constatato di persona, anche se è ancora in fase di collaudo». È soddisfatto il sindaco Roberto Cosolini, al termine del sopralluogo effettuato ieri mattina alla Ferriera, assieme all’assessore all’Ambiente Umberto Laureni.

Il primo e più consistente intervento per ridurre l’impatto dell’area a caldo, per la cui verifica il Comune ha sempre considerato con rigore la scadenza di dicembre, ha quindi passato un primo esame. Ma non è quello definitivo.

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«Voglio attendere - avverte Cosolini - la conferma del funzionamento dai dati delle centraline, fra cui quella di via San Lorenzo in Selva, relativi alle emissioni di benzo(a)pirene in novembre, che si conosceranno a giorni, e poi anche quelli di dicembre e dei mesi successivi».

Solo nel caso in cui le rilevazioni confermeranno quanto tecnicamente appare efficace, sottolinea ancora il sindaco, si potrà dire che uno dei principali problemi, le emissioni di benzo(a)pirene appunto, sarà finalmente superato.

Dal sopralluogo anche l’assessore Laureni ha ricavato dati positivi. «Conoscendo lo stato precedente delle strutture - commenta - una differenza nella cokeria si nota. L’impianto di aspirazione è del tutto nuovo, è stato progettato su misura, con un sistema che agisce nei numerosi punti di caricazione del carbone dove si sviluppa il fumo, migliorando quindi la situazione in maniera notevole. I tecnici stanno anche insonorizzando - prosegue - il grande ventilatore che fa funzionare il sistema stesso, il cui collaudo è atteso nel giro di un mese».

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Foto Bruni 16.07.15 Siderurgica Triestina-Ex Ferriera di Servola

La stessa attenzione rivolta al nuovo impianto di aspirazione della cokeria è stata posta dal sindaco e dall’assessore Laureni - che nel sopralluogo erano accompagnati dall’amministratore delegato della Siderurgica Triestina Andrea Landini e da alcuni dirigenti dello stabilimento - agli interventi che interessano l’altoforno, e che in tempi brevi puntano a ridurre le emissioni di polveri sottili (pm10).

Si tratta, in particolare, del rifacimento della bocca di carica e di un sistema per intensificare l’aspirazione sia vicino al piano di colata sia nella parte alta dell’impianto. La verifica dello stato di avanzamento di questi interventi è già in programma: «Ai primi di gennaio - annuncia Laureni - torno alla carica».

Il 31 dicembre, osserva ancora l’assessore, è una data basilare, anche sul piano simbolico, alla quale è associato il completamento degli interventi per il risanamento degli impianti, e quindi dell’ambiente, previsti dall’accordo di programma sottoscritto tra Siderurgica Triestina, Governo e Regione.

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In proposito il sindaco ricorda che «le prescrizioni che come amministrazione abbiamo voluto inserire nell’Aia, insistendo non poco, vanno nella direzione di garantire, assieme al diritto al lavoro anche quello alla salute e a un ambiente più sano e pulito».

Cosolini lancia quindi un chiaro messaggio: «Queste sono le mie priorità, che perseguo con gli strumenti messi a disposizione dalla e dall’attività amministrativa: prescrivere comportamenti idonei a ridurre e/o eliminare situazioni impattanti; verificare, come oggi (ieri,ndr) la corretta realizzazione degli interventi migliorativi e la loro efficacia; infine, quando necessario, come abbiamo fatto con le ordinanze, prescrivere limitazioni e riduzioni dell’attività, se indispensabili. Questi - conclude - sono fatti. E siamo sempre disponibili a confrontarci con tutti quelli che hanno seriamente a cuore i temi dell’ambiente e del lavoro».

A margine del sopralluogo, in un incontro con la direzione dello stabilimento, l’assessore Laureni ha infine rimarcato l’urgenza di interventi specifici per l’insonorizzazione delle varie sorgenti di rumore, uno dei problemi alla base dei disagi vissuti dai residenti. Richiesta che i responsabili dell’azienda hanno ribadito di voler rispettare, come quella di eliminare, per quanto possibile, gli allarmi sonori, sostituendoli con altri di tipo ottico.

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