Cosolini entra nella corsa al riscatto del vitalizio

Il sindaco di Trieste, già assessore regionale, chiede la restituzione dei contributi
L'aula del Consiglio regionale
L'aula del Consiglio regionale

A Palazzo continua la corsa degli “ex” al riscatto dei contributi per il vitalizio. Dopo i primi dieci che l’anno scorso hanno chiesto e ottenuto la restituzione, ieri altri due ex consiglieri regionali si sono ripresi quanto versato mese dopo mese, ovvero il 19% dell’indennità, rinunciando alla “pensione”. E un altro ex di spicco, il sindaco di Trieste Roberto Cosolini, si è fatto avanti avanzando domanda.

Alessia Rosolen, che nella scorsa legislatura è stata eletta nella fila del Pdl, ricoprendo l’incarico di assessore regionale al Lavoro prima delle frizioni interne che l’hanno spodestata, avrà indietro 123.176,85. Ma l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha deliberato che all’esponente di Un’Altra Regione dovrà essere trattenuta una somma pari a 21.398,36 euro, relativa alla condanna della Corte dei Conti per l’inchiesta sui rimborsi e quindi, alla fine, Rosolen otterrà poco più di 100 mila euro di restituzione.

L’altro ex consigliere che ha richiesto indietro i soldi versati è Mirio Bolzan, eletto nel 2003 con gli allora Democratici di Sinistra, e presidente della seconda Commissione consiliare due legislature fa, quando la Regione era retta da Riccardo Illy. Bolzan è stato poi consigliere per un paio di mesi nella parte finale della scorsa legislatura, quando ha preso il posto di Giorgio Brandolin, che aveva rinunciato al suo posto in Consiglio regionale per andare a Roma alla Camera dei deputati: ecco perché all’ex diessino spetta una quota leggermente più alta (129.530,97 euro) rispetto a Rosolen e agli altri ex consiglieri che hanno svolto un solo mandato.

Salgono così a dodici gli ex consiglieri che hanno scelto di farsi tornare i versamenti invece di attendere il sessantesimo anno di età per ottenere il vitalizio, vitalizio a cui avrebbero avuto comunque diritto visto che la sua abrogazione vale soltanto da questa legislatura in poi, lasciando intatto il diritto acquisito prima della chiusura dello scorso quinquennio consiliare.

Recita il testo legislativo: «Dalla prima legislatura successiva a quella in cui entra in vigore la presente legge (approvata nel 2011, ndr) coloro ai quali non sia ancora stato corrisposto l’assegno vitalizio hanno facoltà di ottenere la restituzione di quanto versato a titolo di contributo per la corresponsione dell’assegno vitalizio e della sua quota». Finora hanno scelto questa strada, oltre a Bolzan e Rosolen, anche gli ex consiglieri Roberto Asquini e Maurizio Franz (a cui sono stati restituiti oltre 355 mila euro), Paolo Santin e Igor Kocijancic (poco più di 245 mila euro), Edouard Ballaman, Stefano Alunni Barbarossa, Luigi Cacitti, Roberto Marin, Federico Razzini e Alessandro Corazza (123 mila euro). L’Ufficio di Presidenza, riunitosi ieri, ha invece rinviato alla prossima convocazione la delibera che riguarda il consigliere ed ex assessore Elio De Anna, ancora oggi seduto tra i banchi di piazza Oberdan.

Al momento non ci sono altre richieste pendenti, rendono noto dagli uffici del Consiglio regionale, ma alcune domande potrebbero presto arrivare al tavolo del presidente Franco Iacop, considerata anche l’incertezza su possibili interventi legislativi a livello nazionale relativi proprio ai vitalizi degli ex consiglieri regionali. La facoltà di chiedere la restituzione delle somme versate, è scritto ancora nella legge, «si esercita mediante apposita domanda da presentarsi per iscritto al Presidente del Consiglio regionale; l’accertamento, da parte dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, della sussistenza dei requisiti e dell’ammontare della somma in restituzione determina la perdita di ogni diritto in ordine alla corresponsione dell’assegno vitalizio».

Per quanto riguarda gli assessori non eletti, invece, la richiesta va inoltrata agli uffici della presidenza della Regione e della giunta regionale che hanno già ricevuto la domanda da parte di Cosolini, attuale sindaco di Trieste ex ex assessore al lavoro nella giunta Illy.
 

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