Cosa fare al ritorno da Croazia, Spagna, Malta e Grecia: le istruzioni dell'Azienda sanitaria di Trieste e Gorizia

TRIESTE Cosa bisogna fare se si deve rientrare in Italia da una vacanza o una gita in Croazia? A fornire i primi chiarimenti sul da farsi, - in seguito all'ordinanza del Ministero che prevede che chiunque rientri dalla Croazia, Grecia, Malta o Spagna si sottoponga obbligatoriamente al tampone nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio italiano o entro le 48 ore successive - è l'Azienda sanitaria di Trieste e Gorizia.
Innanzitutto, finchè non ci si sarà sottoposti al tampone e non si avrà in mano l'esito, bisogna sottoporsi all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora. Per prenotare il tampone, invece, sarà sufficiente spedire una mail all’azienda sanitaria locale di riferimento e aspettare di venire ricontattati. Non è prevista, invece, al momento la possibilità di effettuare tamponi per il coronavirus al Trieste Airport per chi rientra dai quattro paesi a rischio - Croazia, Grecia, Malta e Spagna - in aereo.
La procedura da seguire, si diceva: per sottoporsi al test è necessario inviare una mail per l’Area Giuliana (ex provincia di Trieste) a profilassi.dip@asugi.sanita.fvg.it e per l’Area Isontina (ex provincia di Gorizia) a infettive.profilassi@asugi.sanita.fvg.it.
Nella mail bisogna indicare le seguenti informazioni
OGGETTO: il Paese dal quale si sta tornando.
CONTENUTO: nome, cognome, data di nascita completa, indirizzo e numero di telefono.
Gli utenti verranno ricontattati quanto prima dal Dipartimento di Prevenzione per fissare appuntamento.
Asugi sta opportunamente potenziando il servizio per dare la risposta più rapida possibile compatibilmente con il volume di richieste che arriveranno.
Non è prevista, invece, al momento al Trieste Airport la possibilità di effettuare tamponi per il coronavirus per i passeggeri in arrivo da Croazia, Grecia, Malta o Spagna. Nel caso in cui il test non sia stato eseguito nelle 72 ore antecedenti l'ingresso in Italia, ci si dovrà rivolgere entro 48 ore a una struttura sanitaria regionale. Lo afferma il direttore generale dello scalo aeroportuale, Marco Consalvo.
«Siamo in contatto con la struttura sanitaria regionale che ci ha dato questa indicazione - ha spiegato - rimaniamo comunque a disposizione della stessa nel caso intendesse effettuare i test direttamente in aeroporto».
Rispetto ai quattro paesi indicati nell'ordinanza del Ministero della Salute, lo scalo del Friuli Venezia Giulia prevede un unico collegamento diretto con Valencia «che - ha ricordato Consalvo - arriverà domani. Questa mattina invece è atterrato al Trieste Airport un volo privato dalla Croazia, con a bordo sei cittadini italiani, ai quali è stato spiegato il contenuto dell'ordinanza e ricordato le procedure da osservare».
IL TESTO COMPLETO DELL'ORDINANZA
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