Cortometraggio della Caprin pluripremiato a New York

Un originalissimo cortometraggio sul tema delle migrazioni realizzato dai ragazzi della II A della scuola media Caprin ha fatto incetta di riconoscimenti nell’ambito del contest internazionale di cinema giovane Plural+, che si tiene ogni anno a New York. Così una piccola rappresentanza della classe triestina, composta dal docente Dario Gasparo e da un suo studente, il tredicenne Giulio Patuanelli accompagnato dalla madre, ha attraversato l’oceano, destinazione Grande Mela, per ritirare i prestigiosi riconoscimenti ottenuti. Che sono stati ben quattro nel concorso, nato dalla collaborazione tra l’Alleanza delle Nazioni Unite e l’International Organization for Migration, con un network di più di 50 partner e 90 paesi partecipanti: il primo premio assoluto, il New York Plural+ 2016 International Jury Award, il Barcelona Forum Award, il The Peace in the Streets Award e il Cdi Togo 2016.
D’altra parte il corto “Migrazioni” di riconoscimenti importanti ne aveva già ottenuti: la scorsa primavera i ragazzi della II A avevano ricevuto un premio nazionale in memoria di Giovanni Falcone, che avevano ritirato direttamente dalle mani della sorella del giudice nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo, in presenza della ministra Stefania Giannini e del presidente del Senato Piero Grasso. Il pluripremiato cortometraggio è frutto della partecipazione della classe al progetto “Un solo mondo, un solo futuro”, coordinato dall’Accri (Associazione di Cooperazione Cristiana Internazionale) e dall’Ics (Consorzio Italiano di Solidarietà), che ha avuto come momento clou un incontro, organizzato a scuola, tra gli studenti e cinque giovani rifugiati pakistani e afghani ospiti dell’Ics. Rahim, Kodadad, Eshan, Muhammad Rohail e Khan hanno così potuto raccontare agli studenti le proprie storie e i motivi che li hanno spinti a intraprendere il viaggio verso l’Italia. «Visto che a Trieste sono arrivati molti rifugiati, circa 900 nell’ultimo anno, e che la nostra scuola si trova a Valmaura, quartiere che ospita il centro di accoglienza per migranti - spiega Gasparo -, ci è sembrato naturale occuparci, con il nostro video, del tema delle migrazioni». «Per il corto - racconta Gasparo, che insieme alla professoressa Amelia Esposito ha guidato i ragazzi nell’ideazione del video, nell’elaborazione degli scritti e nella preparazione delle scene - la classe ha scelto di giocare su una metafora, partendo da tre preoccupanti dati statistici e presentando il problema come fosse vissuto da un gruppo di pesci rinchiusi in un acquario: la sperequazione nella distribuzione delle risorse, il problema dell’inquinamento ambientale indotto dai Paesi ricchi e il più attuale di tutti, la fuga dalla guerra».
Quanto all’esperienza newyorkese, che costituiva parte del premio, è stata davvero ricca d’appuntamenti emozionanti. Il 27 ottobre il giovane studente Giulio Patuanelli, selezionato per rappresentare la classe, ha presentato, con un discorso rigorosamente in inglese preparato insieme alle sue docenti Colaminé e Moliterni, il cortometraggio ai membri della giuria e al pubblico del festival Plural+ 2016. Il giorno successivo è stata la volta di Gasparo, che presso la sede delle Nazioni Unite ha raccontato la nascita e lo sviluppo del progetto che ha portato alla realizzazione del video, che per il concorso newyorkese è stato arricchito con sottotitoli in inglese. In molti sono rimasti colpiti dell’originalità della metafora utilizzata per trasmettere il messaggio sull’emigrazione, basata sulla vita dei pesci anziché degli esseri umani. Nel corso del soggiorno inoltre i rappresentanti della Caprin sono stati invitati a un incontro nella sede dell’Ambasciata italiana a New York e sono stati accolti nella sede lavorativa newyorkese da Giovanna Botteri, corrispondente Rai dagli Stati Uniti e triestina d’origine, che si è complimentata con loro per il premio ottenuto e li ha accompagnati a visitare il suo studio di registrazione. Per chi volesse vedere il corto, è disponibile su YouTube (www.youtube.com/watch?v=CYbgEX-cHHA) e sarà proposto a Trieste sabato 26 novembre nell’ambito della rassegna, giunta alla 15a edizione, “Incroci visivi”, che si terrà al Teatro dei Salesiani in via dell’Istria 53.
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