Cortei rivali a Gorizia, pericolo scampato FOTO E VIDEO
GORIZIA Gorizia supera il pomeriggio di paura rappresentato dalla concomitanza dello svolgersi di due cortei da 2500 partecipanti in totale. Da una parte quello di CasaPound (hanno sfilato in 1500) e l'altro promosso dall'Osservatorio regionale antifascista, con un migliaio di partecipanti circa.
Nessun contatto tra i due gruppi grazie allo straordinario dispiegamento di forze dell'ordine in assetto antisommossa. Le manifestazioni non hanno rovinato in alcun modo il festival èStoria che ha registrato l'ennesimo pienone per la conferenza di Roberto Saviano.
Ci sono stati solo alcuni momenti di tensione. Il primo quando il corteo antifascista si è fermato davanti al
municipio di Gorizia urlando critiche all'amministrazione comunale. Il secondo si è registrato al parco della Rimembranza: durante il comizio ufficiale tenuto da CasaPound alcuni esponenti del mondo antagonista
hanno cercato di forzare il blocco delle forze dell'ordine mettendo in allarme anche il servizio d'ordine degli estremisti di destra. Da segnalare che durante il comizio tenuto da Simone Di Stefano di CasaPound sul palco era presente anche l'assessore comunale di Gorizia Silvana Romano: fatto che sta creando non pochi imbarazzi al sindaco Ettore Romoli.
Molti negozi del centro cittadino, nonostante le rassicurazioni fornite dal questore Lorenzo Pillinini, sono rimasti chiusi conferendo alla città un aspetto spettrale. Prima della partenza dei cortei nei presssi del valico di Sant'Andrea la polizia italiana ha bloccato un pullman sloveno con a bordo manifestanti antifascisti. Sono stati rinvenute e sequestrate aste per bandiere, che avrebbero potuto facilmente essere usate come spranghe e bastoni, e un coltellino.
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