Corso Italia rifatto con nuove aiuole È dietrofront sui nuovi lampioni
La Soprintendenza cambia idea e fa ripristinare i vecchi globi
Operai al lavoro per i rosai e i faretti a illuminazione radente
Francesco Fain
Lavori in corso in... corso Italia. Come i cittadini e i passanti avranno potuto notare, gli operai sono entrati in azione, prima, nel tratto che va dalla ex Botteguccia alla farmacia all’Orso bianco, ieri in quello immediatamente successivo davanti alla nostra redazione.
L’intervento si concentra sulle aiuole. In pratica, si sta procedendo all’atteso completamento del restyling di corso Italia, con gli ultimi dettagli che poi tanto dettagli non sono. «I pali - spiega il sindaco Rodolfo Ziberna - rimangono quelli attuali con corpi illuminanti nuovi ma sempre rotondi. Si aggiunge un’illuminazione verso il controviale (avrà un effetto esteticamente molto appagante) e, a seguire, si procederà con la sistemazione delle aiuole con gli attuali roseti e altri, nuovi, verranno collocati a breve perché i vivai in tutta Italia hanno seri problemi. Ci saranno anche piantumazioni stagionali ulteriori».
Insomma, si passa all’ultima fase. Da rammentare che la vicenda dei pali dell’illuminazione aveva conosciuto, nelle scorse settimane, uno sviluppo importante con le richieste della Soprintendenza. Mentre prima aveva avallato l’utilizzo di lampioni più ordinari, in un secondo momento l’ente di tutela aveva chiesto che venissero conservati e valorizzati gli originari (e originali) globi. Di conseguenza, il Comune era stato costretto a dare il via alla perizia di variante che prevede il mantenimento degli storici corpi illuminanti, quando ormai erano già stati installati i pali di quelli che dovevano essere i nuovi. «Pali che recupereremo per altri interventi», puntualizza ancora oggi il sindaco Rodolfo Ziberna. Intanto, sono stati accatastati nell’area di cantiere del parcheggio di via Manzoni.
Si ipotizza che i globi che caratterizzano i lampioni di corso Italia, siano stati realizzati in previsione della visita di Benito Mussolini, nel 1938, insieme alla riqualificazione urbanistica dell’intero viale. Era lo stesso tipo di illuminazione a globo utilizzata, sempre nel ’38, per la nuova via Roma, che il Duce percorse prima di arrivare in Prefettura per incontrare i cittadini nell’attuale piazza Vittoria. Insomma, quei “palloni” di colore bianco opalino, collocati su pali di sostegno metallici a sezione poligonale, caratterizzano da decenni (anche se furono sostituiti in tempi più recenti) la configurazione formale di corso Italia al punto da «sedimentarsi storicamente nella memoria collettiva almeno dalla fine degli anni Trenta» e, per questo, «vanno mantenuti anche nell’ambito della riqualificazione del viale principale della città».
È quanto ha chiesto la Soprintendenza al Comune, modificando il progetto originario, risalente ai mandati Romoli che prevedeva nuovi lampioni uguali a quelli di corso Verdi. Un dietrofront voluto dall’ente di tutela artistica e architettonica. La perizia di variante, approvata dalla giunta, ha recepito quindi questo cambiamento di rotta volto a confermare l’attuale illuminazione, adeguandola ovviamente alle nuove normative volte a contenere l’inquinamento luminoso. Ma viene introdotto anche un elemento di novità. Nella stessa relazione, infatti, si approva l’installazione di «un’illuminazione decorativa dei controviali», sempre approvata dalla Soprintendenza, che sarà predisposta all’interno delle aiuole. Si tratta di faretti, di dimensioni estremamente contenute, che produrranno un’illuminazione radente sui controviali rendendo anche più piacevoli le passeggiate serali. Ora si è passati alla realizzazione. Finalmente.
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