Corso Italia: chiude l’Upim , arriverà la spagnola Zara
In fase avanzata le trattative per l’acquisizione dell’immobile al n° 18. Di fronte ci sarà H&M
di Laura Tonero
di Laura Tonero

Si sta concretizzando la trattativa di locazione tra il gruppo Zara e l'imprenditore Vittorio Tabacchi, presidente del gruppo Safilo, noto immobiliarista e proprietario dell'immobile di corso Italia 18 che oggi ospita uno dei due punti vendita triestini della Upim. Il marchio spagnolo che in città intende sbarcare non solo con le sue collezioni d'abbigliamento ma anche con la linea Zara Home, dedicata all'arredamento, alla biancheria per la casa e già presente in undici città italiane, dopo aver visto svanire la possibilità di insediarsi all'interno degli spazi una volta occupati dal gruppo Beltrame, che presto saranno illuminati dalle vetrine di H&M, ha deciso di riprendere i contatti per accaparrarsi l'unico spazio così ampio ancora disponibile sul Corso.
«C'è una situazione di grosso movimento intorno a quel tratto di corso Italia - ha ammesso il vicepresidente della Confcommercio, Franco Rigutti - ed è giunta voce anche a noi che realmente ci sono delle trattative in corso. Ben vengano, naturalmente, anche perché l'arrivo di colossi come Zara e H&M ridarà vitalità anche alla parte alta del Corso». È noto che i due gruppi, concorrenziali l'uno all'altro, aprono spesso le loro sedi a pochi metri di distanza: uno di fronte all'altro.
Strategie di mercato visto che il target al quale si rivolgono è pressoché identico. Alla Upim, il personale tiene le bocche cucite: silenzio, trattative in corso; stessa risposta da parte dell'agenzia immobiliare di via Mazzini che sta curando la vendita dei loft situati ai piani superiori dello stabile di Corso Italia 18, che recentemente ha chiuso il contratto tra la proprietà e Poste Italiane per la locazione del nuovo sportello di via Santa Caterina e che ora funge da tramite tra Tabacchi e il gruppo spagnolo. Che Zara, facente parte del colosso della distribuzione del fashion-design su scala mondiale Inditex, andasse a puntare nuovamente l'occhio su quei due piani oggi occupati dalla Upim, era inevitabile.
In nessuna delle arterie principali del centro città è reperibile un locale così ampio. Talmente esteso da contenere l'ampio spazio espositivo dedicato all'abbigliamento e un altro, separato, da dedicare agli articoli per la casa. E Upim quegli spazi li ha. Un ampio piano superiore, scale mobili e un secondo piano altrettanto grande. Ed è probabilmente al piano superiore che Zara Home esporrà mobili, tessuti, tappeti, stoviglie, biancheria per la casa e soprammobili.
Sarà il destino, eppure anche nel resto d'Italia Zara ha più volte ereditato proprio gli spazi dei magazzini Upim: così è successo a Livorno, a Cagliari, a Novara e da pochi giorni nella vicina Udine, dove il gruppo spagnolo fondato nel 1960 ha aperto il suo negozio, attesissimo, ed immediatamente preso d'assalto dai friulani incuriositi anche dal battage pubblicitario che ha ruotato attorno all'evento. E se a Udine, dove nel vicino viale, i centri commerciali e i mega store nascono come funghi, l'apertura di questa nuova realtà spagnola ha creato scompiglio e fatto notizia, figuriamoci a Trieste. I rumors, le chiacchiere e le indiscrezioni giravano da tempo ma ora le trattative per la locazione dell'immobile sembrano proprio aver raggiunto una certa concretezza.
Navigando in internet e scorrendo le offerte di lavoro nella zona di Trieste, appare anche un annuncio che fa riferimento proprio a Zara e alla sua apertura in città. Sul sito di «Infojobs» si legge: «Zara Home, gruppo Inditex, leader nel settore della decorazione di interni, ricerca per nuova apertura a Trieste uno store manager». All'annuncio hanno già risposto sessanta persone. Verrà invece resa nota a breve la giornata dell'inaugurazione di H&M, il colosso svedese dell'abbigliamento, fondato nel 1960 e ora in possesso di oltre duemila negozi monomarca in tutto il mondo.
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