Corso Italia a senso unico a Gorizia: via al sondaggio sul Piccolo sulle 4 alternative in campo. Ecco come votare

GORIZIA Tre ipotesi alternative. Più una quarta tutta da scrivere. Perché se qualcuno avrà un’idea eccezionale, non contemplata nelle tre precedenti, potrà illustrarla al Comune, dando così un contributo concreto e fattivo al dibattito sul nuovo corso Italia e sul contestato senso unico, lasciando da parte i “no” senza offrire alternative valide. E “Il Piccolo” farà la sua parte. Parallelamente al Comune di Gorizia, che mette a disposizione un indirizzo mail costruito su misura, il nostro quotidiano raccoglierà in redazione, dalle 10 alle 19, le schede riprodotte sul quotidiano e ritagliabili. E i cittadini che lo vorranno, potranno appoggiare le proposte elencate dal Comune o inserire, alla quarta voce, i propri suggerimenti per migliorare la viabilità in centro, in quello che vuole essere un percorso partecipato. A disposizione, c’è anche la cassetta delle lettere al pianoterra, in corso Italia 74.
Ci sono due elementi imprescindibili. Intanto, va detto che la traiettoria è lunga. Perché, in ogni caso, la sperimentazione attuale andrà avanti per sei mesi, sino ad agosto, e soltanto allora si tireranno le somme. Altro dato importante: le piste ciclabili devono essere previste e contemplate, perché fanno parte del progetto di restyling di corso Italia e vengono richieste a gran voce da chi è solito muoversi in bicicletta. Dire o proporre, pertanto, che i tracciati per i velocipedi vanno eliminati non è uno scenario da prendere in considerazione. Le piste ciclabili, da qualche parte, devono essere inserite. Volenti o nolenti. Ed è su questo tema che si gioca la partita perché lo spazio fisico è poco.
Ma entriamo nel dettaglio delle alternative. «Se la sperimentazione del senso unico in corso Italia, così com’è stato oggi realizzato, facesse emergere criticità insormontabili - spiega il Comune di Gorizia - dovranno essere messe a confronto le diverse opzioni e, attraverso diverse modalità, si cercherà di scegliere insieme l’opzione che si riterrà più aderente alle aspettative della città».
Elenchiamo i possibili scenari alternativi:
- Doppio senso di circolazione in strada e piste ciclabili sui controviali. Questi ultimi saranno suddivisi, come prevede il Codice della strada, in tre fasce: una per la ciclabile, una per i tavolini, la terza per i pedoni.
- Piste ciclabili sempre sulla strada con il mantenimento del senso unico e l’eliminazione di una fila di parcheggi che, con la costruzione del multipiano di via Manzoni, potrebbe essere riassorbita dalla struttura.
- Piste ciclabili sulla carreggiata mantenendo il senso unico ed entrambe le file di parcheggi.
- Sì, c’è anche una quarta via, denominata “altro” e, qui, il lettore può e potrà indicare la “sua” soluzione, ricordando una volta di più che non si può derogare dalla presenza dei ciclisti che ci sono e in numero sempre più nutrito. Non basterà, pertanto, dire che si vuole nuovamente corso Italia a doppio senso di circolazione perché andrà anche inserita una soluzione (alternativa) per le piste ciclabili che devono essere inserite.
L’amministrazione comunale puntualizza, una volta di più, i motivi che hanno portato all’introduzione del senso unico. «Non sono pazzo né masochista ma si è cercato di dare risposta a una serie di problematiche oggettive», rimarca il sindaco Rodolfo Ziberna.
«Ho sempre ritenuto il senso unico un’ottima soluzione perché permette, con le ciclabili in strada, maggior sicurezza per ciclisti e pedoni. I controviali rimangono a completa disposizione dei pedoni con spazi molto maggiori per le sedie e i tavolini. C’è la possibilità - annota il primo cittadino - di arredare con più panchine, giochi per bambini e altri arredi i controviali e si può pensare di organizzare, sempre nella medesima sede, varie iniziative. Ma decideremo assieme». —
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