Corsa per le comunali a Muggia, il centrosinistra al lavoro per le primarie

Aperta in queste ore la caccia a una piattaforma online  ma pure a un seggio per chi opta per il voto tradizionale Micor: «Sede Pd a disposizione»
Lasorte Trieste 02/02/21 - Muggia
Lasorte Trieste 02/02/21 - Muggia

MUGGIA

Calata la carta delle primarie, ora a Muggia la coalizione di centrosinistra, ricomposta, almeno stando a quanto dicono i referenti dei partiti e dei gruppi che la compongono, deve da subito cominciare a pensare a come questa consultazione popolare possa svolgersi in piena sicurezza al tempo del Covid. Il primo passaggio è verificare quali possano essere le scelte offerte dalle nuove tecnologie e dalla rete, parliamo di piattaforme online, sulla falsariga del M5s e della sua piattaforma “Rousseau”. Certamente un esempio, quest’ultimo, che può far storcere il naso ad alcuni “puristi”. D’altro canto, posto che pure Claudio Giacomelli di Fdi non esclude il ricorso a una sorta di primarie per sbrogliare la questione del candidato sindaco del centrodestra a Muggia, si capisce che dopo il cataclisma pandemico nemmeno la politica locale sarà più quella di prima. Ma a chi non sa o non può utilizzare gli strumenti informatici sarà comunque garantito il voto “analogico”, con la vecchia scheda cartacea. Quindi occorrerà una sede.

Per le primarie di cinque anni fa, fu la sede di Sel in via Dante a ospitare il seggio unico durante l’unica giornata prevista, il 30 gennaio. Quest’anno non solo le giornate saranno due, il 20 e il 21 marzo, ma occorrerà anche trovare un’alternativa al locale di via Dante: il segretario dem locale Massimiliano Micor conferma sin d’ora che «di sicuro la sede Pd è a disposizione», ricordando comunque che «si è ancora gli inizi di un percorso che andrà affrontato collegialmente e risolto entro il 21 febbraio, data in cui si chiuderanno le iscrizioni per le potenziali candidature». Potenziali candidature che per ora non sono soggette a limitazioni. E qui c’è poi una coalizione più eterogenea rispetto a quella che cinque anni fa mise di fronte l’allora vicesindaco Laura Marzi e colei che era l’assessore al bilancio della giunta Nesladek, la dem Valentina Parapat, che beneficiava della “sponsorizzazione” di Ettore Rosato. Come andò a finire è storia.—lu.pu.

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