Corsa contro il tempo per la Casa del cinema

Cambia il direttore lavori all’ex sede della Compagnia portuale. La consegna alla Regione deve avvenire il primo ottobre
Il cantiere nellw Casa del cinema, ex Casa del lavoratore portuale (Lasorte)
Il cantiere nellw Casa del cinema, ex Casa del lavoratore portuale (Lasorte)

TRIESTE Cambio di passo e cambio in corsa. La Provincia vuole consegnare alla Regione Fvg l’ex Casa del lavoratore portuale, ribattezzata Casa del cinema, nel rispetto della tempistica prevista, ovvero per il primo ottobre prossimo venturo.

«Allora bisogna accelerare - osserva l’assessore competente Mariella Magistri De Francesco - lavorando a stretto contatto con la Soprintendenza, venendo rapidamente a capo di eventuali patologie nell’esecuzione dell’opera». «L’altro giorno - dice ancora l’assessore - abbiamo verificato la situazione insieme al nuovo direttore dei lavori, architetto Federica Rovello. Vorremmo anche impostare l’ultimo piano dell’edificio, utilizzando le economie realizzate nel corso dei lavori».

 

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Palazzo Galatti non intende sfigurare nella consegna del suo più significativo cantiere, situato sulle Rive, dirimpetto alla presidenza delle Generali e dell’assessorato regionale alle Finanze. L’importo stimato per l’intervento di ristrutturazione ammontava a 4 milioni di euro: il progetto, a cura dello studio Archidomus, era stato esaminato nel gennaio 2009 da una Conferenza di servizi e da allora era partito l’iter amministrativo, concretatosi con l’approvazione dell’esecutivo nel 2012, con l’indizione delle gare d’appalto conclusesi nel gennaio 2014, con la consegna dei lavori nel febbraio 2015. La durata dei lavori era preventivata in 600 giorni. Nel frattempo, quando correva l’anno 2010, si era deciso di dare vita al progetto “Casa del cinema”, coordinato con le associazioni culturali interessate.

Qualcosa però non deve aver funzionato nel modo dovuto, se la determina n.795 del 17 giugno scorso risolveva il contratto d’appalto con il raggruppamento temporaneo (da ora r.t.) affidatario della direzione lavori, dell’assistenza giornaliera di cantiere, della misura e contabilità lavori, dell’assistenza al collaudo, delle prove in officina, della redazione di perizie e variante eventualmente necessarie nel corso dei lavori stessi. Una serie di «protratti inadempimenti», elencati nel testo della determina firmata dal direttore dell’area tecnica Paolo Stolfo, motiva la decisione assunta dall’Amministrazione.

 

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Si diceva cambio di passo e cambio in corsa. Perchè nella stessa, fatidica giornata di venerdì 17 giugno, alla determina di revoca segue la determina n. 798 di nuovi incarichi, per non lasciare sguarnita la posizione. E’ sempre l’ingegnere Stolfo a provvedere all’avvicendamento: esce il r.t. formato dall’architetto Ugo Giuseppe Perut, dall’ingegner Arturo Busetto, da Ase progetti srl, mentre fanno il loro ingresso l’architetto Federica Rovello in qualità di direttore dei lavori e l’ingegner Andrea Zangrando come direttore operativo impianti. Se la precedente soluzione era affidata a professionisti esterni, il cambio in corsa viene invece effettuato con nomine interne alle pubbliche strutture.

Insomma, a 74 anni dal rilascio dell’abitabilità avvenuto nel 1942, l’ex Casa del lavoratore portuale si accinge canbiare ancora abito: i lavori erano stati avviati nel settembre 1938 alla presenza di Mussolini, il progetto era stato firmato da un tecnico dei Magazzini Generali, l’ingegner Giuseppe Zaccaria. Adesso una dirittura finale alla quale sono concessi meno di due mesi. Poi il probabile esito nell’Erpac, la recente struttura voluta dalla Regione Fvg per la gestione dei beni culturali.

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