Corsa della Bora, tra i tremila brilla la stella della triestina Guidolin
Gli sbalzi meteo non hanno rovinato la competizione di runner e ultrarunner. Sul Carso l’atleta giuliana non delude le attese e si impone nella 100k
Repentini sbalzi meteorologici, una fastidiosa pioggia e l’assenza del sole non hanno fermato la carica e l’energia degli oltre 3000 partecipanti alla 10ᵅ edizione della Corsa della Bora, confermatosi ancora una volta il Festival europeo del trail running invernale per eccellenza con 50 paesi presenti e nove tracciati, disegnati tra la città di Trieste e il Carso transfrontaliero. Nella S1 Anniversary Ultra 105 km il trentino Marco Gubert si è lanciato in una vincente cavalcata solitaria fin dalle prime ore della notte, non incappando in alcun inconveniente o calo drastico di ritmo. Il trentino ha chiuso la sua fatica dopo 1’h46’17” infliggendo pesanti distacchi già al secondo classificato, l’altro italiano Diego Zanardo (+57’59”) e il francese Jerome Ferris (+1h10’33”).
Tra le donne in vetta Guidolin
In campo femminile c’è stata gloria per l’atleta di casa più attesa, la triestina Nicol Guidolin che, all’esordio in una prova di oltre 100 km, è andata probabilmente oltre le più rosee aspettative affrontando la giornata con il piglio della veterana, facendo il vuoto alle sue spalle per quanto riguarda la graduatoria donne, tagliando il traguardo di Portopiccolo dopo 12h08’48’ e cogliendo addirittura la quarta piazza generale. Per dovere di cronaca la Guidolin ha preceduto la slovena Tina Satej (+1h04’18”) e l’austriaca Andrea Ambros (+2h39’17”). La Slovenia però si è rifatta con gli interessi nella S1 Explorer Ultra 84 km grazie al successo di Martina Klancnik Potrc (9h28’17”) sull’austriaca Katharina Lechner (10h11’14’), con entrambe grandiose protagoniste capaci di chiudere al 2° e 3° della classifica complessiva alle spalle di Marco Bellini (9h18’36”), dominatore tra gli uomini e in grado di tenere a debita distanza Filippo Bacchin (+54’47”) e lo statunitense Robert Gregory Moore (+1h12’42”).
La S1 Expedition
Nella S1 Expedition Ultra, sviluppatasi su due tappe c’è stata gloria per Giulia Vinco (11h18’02”), addirittura prima assoluta, e Manuele Galanti (11h46’07”). La S1 TranKarst Ultra di 57 km maschile ha regalato colpi di scena, capovolgimenti, nove atleti all'arrivo racchiusi in meno di 50’, e alla fine il successo di Gianluca Pinton (5h09’05”) che ha anticipato il tedesco Viktor Vorobev (+11’13”) e il triestino, Nazareno Salpistis (+34’49”). Sui 57 km donne i nomi più accreditati della vigilia non hanno deluso dato che il podio ha recitato: vincitrice la ceca Martina Trojakova (5h58’45”) davanti alla slovena Rebeka Petrovcic (+17’49”) e all’austriaca Evelyne Lachner (+54’37”). Nella S1 Borderless Trail 34 km l’austriaco Raphael Miks (2h31’25”) ha dettato legge, precedendo gli azzurri più accreditati, Daniele Roccon (+6’29”) e Luca Carrara (+8’30”) mentre al femminile non c’è stata storia al cospetto di Dinahlee Calzolari (3h04’47”). Nella S1 Half Trail 21 km si è assistito al duello più emozionante dell’intera domenica: la contesa tra Tommaso Lotto e Francesco Martini si è decisa in volata con Martini che ha preceduto di un solo secondo l’avversario e fermato le lancette a 1h29’07”. Nella “mezza maratona” donne è salita sul gradino più alto del podio Lucia Forte (1h48’47”) che ha avuto la meglio sulla tedesca Aleksandra Vorobeva (+2’28”). Infine, tralasciando le prove non competitive (la S1 Borin 5 km e la S1 Hike & Family Trail 15 km), nella S1 Karst Trail ha messo il proprio sigillo il triestino Riccardo Sterni (1h02’10”).
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