Corsa a due per Palazzo Galatti

La corsa per la Provincia sembra più definita di quella per il Municipio. Candidati quasi sicuri: Bassa Poropat per il centrosinistra e il sindaco di Duino Aurisina in carica Giorgio Ret
Maria Teresa Bassa Poropat
Maria Teresa Bassa Poropat
È la carega numero due, specie in una terra dove i confini comunali quasi coincidono con quelli provinciali. Ma non per questo i due schieramenti la snobbano. Anzi. Prendersela può completare il trionfo, nel caso di successo nella corsa per il sindaco. O, in caso opposto, può raddrizzare prima gli umori (politici) e poi i rapporti di forza (istituzionali). Non solo: piantarci una bandiera anziché un’altra, magari solo a livello di candidature, permette poi ai partiti di una stessa coalizione di trattare sulla ”lottizzazione” di altre caselle, dal Comune alle Spa pubbliche. Il rinnovo della presidenza della Provincia, che oggi è dell’esponente civica di centrosinistra
Maria Teresa Bassa Poropat
, cadrà ancora una volta insieme alla chiamata alle urne per scegliere il primo cittadino di Trieste.


L’ACCOPPIATA
A differenza però della partita per il dopo-Dipiazza, in campo sembrano muoversi meno pretendenti. O quanto meno, questo sì, ci sono due concorrenti - uno per parte - decisamente più avanti di tutti: la Bassa Poropat per il centrosinistra, destinata a una probabile ricandidatura per un eventuale mandato-bis (ma non sicura, perché potrebbe essere pure lei la candidata sindaco dell’attuale opposizione in Municipio), e il sindaco di Duino Aurisina in carica
Giorgio Ret
, il moderato sposato con una signora della minoranza che ha fatto breccia nei cuori sloveni permettendo al centrodestra di conquistare una roccaforte carsolina. La loro, mentre per la poltrona di piazza Unità le forze politiche di entrambi i fronti continuano a navigare a vista e a coprirsi, è di questi tempi già quasi una sfida annunciata.




CENTROSINISTRA
Oddio, non è comunque che gli outsider non ci siano. Alle spalle della Bassa Poropat, tanto per cominciare, un nome - seppur informalmente - circola. È quello del suo vice attuale
Walter Godina
, uomo Pd di estrazione moderata, ultimo coordinatore della Margherita locale prima della nascita del partitone con la Quercia. Ma la sua, peraltro nel segno della continuità, sarebbe - si mormora in certi ambienti democratici - una candidatura possibile soltanto se Pd e cespugli convergessero sul nome della Bassa Poropat per la corsa al Municipio. E senza passare per le primarie. Per la riconferma dell’illyana quale concorrente per Palazzo Galatti del centrosinistra tutto, modello Intesa Democratica, spingerebbe comunque buona parte del Pd, anche perché il cavallo su cui la maggioranza democratica sta puntando per la carega di sindaco è un altro. Ed è, non è un mistero, Roberto Cosolini. «Chi ha ben operato va riconfermato», allargano le braccia in tanti.


L’USCENTE
«Mi sembrerebbe abbastanza naturale - puntualizza la stessa Bassa Poropat dispensando serenità - che la coalizione mi proponesse di ripresentarmi per la Provincia. Il primo mandato serve per mettere a fuoco i grandi obiettivi, il secondo per portarli alla luce. Comunque resto a disposizione per confrontarmi con tutti gli alleati sui programmi, tanto per la Provincia quanto per il Comune, perché sono convinta che è dai programmi che bisogna partire. Mi sembra che il dibattito attuale sia molto più concentrato, invece, sui personalismi. Credo siano numerose le cose da fare da una parte o dall’altra, ma per ora non ho avuto alcuna richiesta ufficiale».


CENTRODESTRA
Molte più variabili, invece, nonostante Ret sia di gran lunga il favorito, spuntano nel toto-candidati per la Provincia del centrodestra. Per intanto, una candidatura dell’attuale sindaco di Duino Aurisina imporrebbe elezioni anticipate in quel Comune, portando a quattro (c’è anche il rinnovo del Municipio di Muggia) le partite concomitanti. A Duino Aurisina gli ex An potrebbero così lanciare un loro uomo, per la prima volta, verso la guida di un comune del Carso. Sarebbe il vice odierno di Ret,
Massimo Romita
. La Lega, invece, magari solo per alzare la posta su altri fronti, reclamerà in prima battuta anche Palazzo Galatti, proponendo la stessa
Federica Seganti
o l’ex assessore regionale
Paolo Polidori
. Quanto ai possibili competitor interni al Pdl di Ret, girano le ipotesi più sperticate. Da quella che vorrebbe un rilancio di
Fabio Scoccimarro
, cui forse piacerebbe giocarsi la rivincita con la Bassa Poropat, a un pazzo dirottamento di
Roberto Dipiazza
verso Palazzo Galatti, parcheggio sicuro e visibile in attesa della sua prossima eventuale grande sfida cioè la candidatura alle regionali del 2013 al posto di Tondo. Fino a un’improbabile proposta di candidatura unitaria del centrodestra a
Franco Bandelli
(il predestinato alla presidenza della Provincia del Pdl se non si fosse consumato lo strappo del 2009) in cambio di una non-belligeranza della sua ”Un’altra Trieste” in Comune.


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