«Correva a zigzag con la cassa in mano»
La fiorista: «Inquilini svegliati dal botto». Il titolare della palestra: «Ho dovuto dormire nel locale»

Bonaventura Monfalcone-17.08.2017 Vetrate rotte-Unika-Via Parini-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Al solito il periodo di Ferragosto è stato un invito a nozze per i ladri. A farne le spese alcuni titolari di attività ben conosciuti a Monfalcone, come il gestore della palestra Unika Massimiliano Gallet, che continua in questi giorni a garantire l’apertura del centro wellness nonostante i disagi per l’accaduto (ieri ha riscontrato la massima solidarietà dai clienti), e Luci Carmen Patat, la fiorista di via Garibaldi.
Non è tanto il sottratto a impensierire entrambi, poca roba, quanto il danno alle vetrate. Oltretutto, visto il periodo, non è semplicissimo rintracciare un addetto per la sistemazione delle lastre. «Ho passato la notte scorsa in palestra – confessa Gallet – e non ho chiuso occhio. Il guaio è che i vetri erano ampi e doppi: credo che non me la caverò con meno di 1.200-1.500 euro per il ripristino». «Nel frattempo ho rinforzato l’ingresso con delle sbarre – prosegue – così non corro più alcun rischio». L’uomo ha sporto ieri denuncia alla caserma Losco per il furto subìto. «Prima non sono mai stato vittima di raid – spiega –, a parte qualche piccolo furtarello in palestra, ma sono cose che nell’ambiente si verificano: l’ho constatato anche in altre palestre. Ma so di passati colpi in centro». «Per quanto mi riguarda – conclude – già da tempo ho effettuato una “selezione” della clientela, a causa di taluni comportamenti: purtroppo in città ci sono anche elementi che non adottano usi opportuni».
Desolata per il danno riportato all’ingresso del negozio anche la titolare della Boutique del fiore, Luci Carmen Patat: «Il ladro ha rotto la porta, forzato e prelevato la cassa, che poi è stata ritrovata abbandonata in via Don Bosco, ancora con alcuni documenti fiscali. Dentro non c’era nulla perché la sera della chiusura del negozio, quasi ne avessi avuto sentore, ho spostato i 50 euro che di solito tengo durante i festivi nel registratore in un cassettino, riponendoli in una busta di plastica. Così il ladro è rimasto “fregato”». Patat spiega che a dare l’allarme è stato uno degli inquilini dei palazzi circostanti: «Mi è stato riferito che ha visto pure l’uomo correre via con la cassa forzata. Pare procedesse a zigzag, come se fosse alterato. Pertanto la Polizia, cui mi sono rivolta poi per la denuncia, ha pensato a un tossicodipendente oppure a una persona che aveva appena perso tutto alle slot e, fuori di sé, aveva svaligiato la prima cosa sotto tiro». «Ma cosa vengono a rubare, i ladri, a Monfalcone, se c’è solo crisi?», conclude amareggiata.
(ti. ca.)
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