Coronica arruolato nel gruppo di medici “Dottori nei Comuni”

Entra al posto della collega Milani andata in pensione La squadra copre 10 mila pazienti di sette comunità

Matteo Femia / Cormons

Il dottor Francesco Coronica entra a far parte della squadra “Dottori nei Comuni”, la forma associativa di medicina di gruppo integrata diffusa di cui fanno parte altri sei medici di base di Cormons, Dolegna, Capriva, Mariano, Medea, Moraro e San Lorenzo. Coronica prende il posto della collega Sara Milani, andata in pensione.

L’iniziativa è un’unione che agisce in rete su un territorio di paesi, piccoli compresi, garantendo la copertura del servizio dalle 8 di mattina alle 8 di sera nei giorni feriali. È la risposta autonoma che i professionisti danno ormai da quattro anni (ma l’esperimento era attivo in forma non associata grazie alla collaborazione tra alcuni medici di base già da un paio di decenni) all’ipotesi di centralizzare il lavoro a Cormons, come era nello spirito dei cosiddetti Cap. Di fatto, sotto il profilo operativo la collaborazione e la condivisione di dati, come era nello spirito dei Centri di Assistenza Primaria, c’è, ma la differenza è che i medici continuano a ricevere i propri pazienti nei loro ambulatori fornendo così un servizio importante soprattutto per quelle piccole comunità come ad esempio Dolegna, Moraro o Medea, dove soprattutto per la popolazione anziana spostarsi verso altri centri diventerebbe più complicato.

La forma associativa nella quale è entrato Coronica vede impegnati anche i dottori Maria Pia Cisilin, Lucia Crapesi, Paolo Culot, Licia Gerin, Maurizio Turisani e Albino Visintin. Ed è proprio quest’ultimo a spiegare maggiormente nei dettagli l’iniziativa: «Assieme ad altri colleghi – spiega – da vent’anni garantiamo una copertura dalle 8 alle 20 ad una popolazione di sette comunità per più di 10 mila residenti coinvolti. Da quattro anni questa collaborazione si è strutturata in una forma associativa importante soprattutto per i piccoli Comuni: il database è lo stesso, e, per esempio, io posso assistere in caso di necessità il paziente di un mio collega, e lo posso fare dal mio ambulatorio. Quest’iniziativa in qualche modo è dunque una risposta di opposizione a tutto ciò che voleva essere una centralizzazione solo a Cormons. È importante che il medico di base rimanga sui territori anche nelle piccole realtà come Dolegna, Capriva, Mariano, Medea, Moraro o San Lorenzo. Grazie all’informatizzazione possiamo leggere le cartelle cliniche di tutti i pazienti messi in rete. I risultati di questa collaborazione sono eccellenti, anche in questi tempi difficili dovuti alla pandemia. Come medici di base siamo molto sotto pressione, ma grazie anche al lavoro prezioso dei nostri collaboratori stiamo fornendo una risposta fondamentale sui territori».

Il nuovo entrato Coronica sottolinea: «Poter lavorare in un gruppo coordinato è una grande risorsa per l’offerta assistenziale. Ho avuto da subito ottimi riscontri con i colleghi». –

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