Coronavirus, un morto a Trieste: la triste conta riparte dopo quasi due mesi

Deceduto un uomo di 87 anni con altre patologie. Tre i nuovi contagi, pare legati a contatti con l’estero. nel complesso scendono gli attualmente positivi   
Silvano Trieste 2020-03-31 Terapia Intensiva, Ospedale di Cattinara
Silvano Trieste 2020-03-31 Terapia Intensiva, Ospedale di Cattinara

TRIESTE Un nuovo decesso a Trieste di una persona positiva al Covid-19, non accadeva dal 13 giugno. Il dato è stato reso noto dalla Regione nel consueto bollettino divulgato dal vicepresidente Riccardo Riccardi.

La persona deceduta è un uomo di 87 anni con altre patologie, è la vittima numero 197 nel capoluogo giuliano dall’inizio dell’emergenza coronavirus, arrivata a quasi due mesi di distanza dall’ultimo caso a Trieste, anche quello riguardante un uomo con altre patologie.

Coronavirus, in Fvg tre nuovi casi. E a Trieste c'è una vittima


Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono morte 348 persone con tampone positivo al Covid: oltre al dato di Trieste, ci sono state 77 vittime a Udine di cui l’ultima l’altro ieri, 68 a Pordenone e 6 a Gorizia.

La buona notizia di giornata arriva dalla riduzione del numero delle persone al momento positive che scende a 163, con un calo di nove unità rispetto a lunedì. Sono stati però rintracciati tre nuovi casi: uno a Trieste, uno a Udine e uno a Gorizia. Si tratta di italiani con alcuni contatti all’estero, quindi verosimilmente il contagio non ha base in regione.

Complessivamente dall’inizio della pandemia le persone che hanno contratto il Covid-19 in Fvg sono 3.452: 1.421 a Trieste, 1.053 a Udine, 748 a Pordenone e 227 a Gorizia, alle quali si aggiungono un cittadino comunitario già rientrato nel proprio Paese e due residenti fuori regione. Resta stabile a tre il numero delle persone in terapia intensiva, si tratta di pazienti con altre patologie e risultati positivi al tampone. Scende invece il numero di ricoverati negli altri reparti, di due unità, arrivando a otto. I totalmente guariti (negativi a due tamponi a distanza di 24 ore) sono 2.941, i clinicamente guariti (senza più sintomi ma ancora positivi al tampone) sette mentre scende il numero di soggetti in isolamento, che passano dai 151 di lunedì ai 145 di ieri.



Complessivamente, secondo i dati del ministero della Salute, in regione sono stati eseguiti 272.158 tamponi per 132.027 casi testati.


L’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina intanto ha deciso di allestire delle stanze dedicate ai casi positivi nelle aree di emergenza degli ospedali di Gorizia e Monfalcone, nell’ottica di una possibile recrudescenza del virus. Nel dettaglio si prevede una stanza ad hoc nei Pronto soccorso delle due strutture e una nella terapia intensiva del capoluogo isontino (esiste già a Monfalcone), con un impianto indipendente di ventilazione a pressione negativa o positiva al fine di poter procedere al ricovero di pazienti positivi al tampone.


Dopo gli interventi che saranno completati entro settembre all’Irccs Burlo Garofolo si prosegue con l’allestimento di aree dedicate alle possibili emergenze Covid. Il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi, sottolinea che «considerate tempestivamente le criticità dei nostri presidi ospedalieri, abbiamo ritenuto necessario ricorrere in tempi rapidissimi ai lavori di ristrutturazione per gli ospedali di Gorizia e Monfalcone. Questo per garantire, in un’eventuale riacutizzazione dello stato di emergenza, la possibilità di ricovero per pazienti infetti Covid-19. L’emergenza è un evento imprevedibile, soprattutto in termini di impatto e fabbisogno di strutture e ogni giorno di contrazione nella realizzazione dei lavori rappresenta un indubbio vantaggio alla salute». —




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