Coronavirus, Trieste e Gorizia ripartono con la Fase 2: tante persone in strada, no assembramenti su bus e treni

TRIESTE Nel giorno della ripartenza della fatidica Fase 2 Trieste inizia a rianimarsi, anche se già nei giorni scorsi, con l'eliminazione del limite dei 500 metri per le passeggiate e l'attività motoria, si era visto un lento ripopolamento del centro città e dei luoghi prediletti dai triestini, come Barcola, le Rive e la pista ciclabile.
Ora, con la possibilità di spostarsi in un auto anche al di fuori del proprio comune e la ripresa di diverse attività lavorative, la gente per strada è come prevedibile aumentata. Sono salite le presenze sui mezzi pubblici, seppur con il limite massimo di persone pari al 50% della capienza consentita, così come quelle alla stazione centrale, grazie anche all'aumento dei collegamenti ferroviari.
La situazione, comunque, appare sotto controllo e non si registrano ritardi nei collegamenti ferroviari o assembramenti. A vigilare in stazione sono le forze dell'ordine e i volontari - di vigili del fuoco e carabinieri - coordinati dalla Protezione civile che forniscono supporto a viaggiatori e pendolari.
Su alcuni convogli sono stati segnati i posti a sedere non utilizzabili. Ancora non operativi i collegamenti Freccia e Intercity mentre la frequenza programmata per i treni regionali è stata potenziata fino al 60 per cento.
Sotto controllo anche il trasporto pubblico urbano. Da questa mattina poche persone sui mezzi, in media circa una decina, su bus che, come detto, viaggiano a regime ridotto e al 50 per cento della loro capienza (20 posti a sedere).
"Nuova vita" anche per Gorizia: dopo aver consentito l'accesso ai sei cimiteri cittadini, da oggi sono stati riaperti anche ben 200 spazi verdi: «Senza assembramenti, senza la possibilità di sedersi sulle panchine - ha ammonito il sindaco Rodolfo Ziberna -: la mascherina va indossata sempre, salvo non ci si trovi in spazi completamente isolati. Nei giorni scorsi l'avevo denunciato e lo ribadisco: la gente in giro deve andare nel solco delle autorizzazioni e senza alcuna deroga alle misure anti contagio. Siamo una delle province italiane con il minor numero di contagi, non possiamo sbagliare proprio ora».
La mattinata non ha fatto registrare particolari assembramenti: non si segnalano problemi nemmeno sui mezzi pubblici, la cui frequenza è stata potenziata. Restano invece perplessità rispetto alla fruizione dei take-away: «La soluzione adottata non è funzionale - il parere del sindaco -. Ho scritto al presidente della Regione affinché si possa cambiare la modalità: se acquisti un caffè e lo porti via è chiaro che poi lo bevi strada facendo e non attendi di arrivare in ufficio per consumarlo». Per il sindaco la proposta vincente è quella di permettere di allestire dei tavolini esterni: «Come Comune siamo disponibili a garantire spazi adeguati, nel rispetto del distanziamento sociale».
Per quanto riguarda i controlli, i dati della giornata di ieri, domenica 3 maggio, parlando di 2.418 persone controlae in Fvg; delle quali ne sono state sanzionate 78. Sono stati inoltre controllati 411 attività o esercizi commerciali, nessuno di questi è stato sanzionato o chiuso. A Trieste le persone controllate sono state 927 per un totale di 33 sanzioni.
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