Coronavirus, sulle Rive di Trieste la protesta degli ambulanti a bordo dei furgoni: "Fateci lavorare"

Circa una quindicina di furgoni hanno dato vita a un corteo su quattro ruote, con clacson e striscioni, bloccando il traffico cittadino. La richiesta: poter tornare a lavorare
La protesta degli ambulanti sulle Rive a Trieste (lasorte)
La protesta degli ambulanti sulle Rive a Trieste (lasorte)

Coronavirus, la protesta degli ambulanti sulle Rive di Trieste

TRIESTE Una ventina di furgoni, uno dietro l'altro, in fila sulle Rive con striscioni e clacson: è la protesta dei venditori ambulanti di Trieste andata in scena nella mattinata di oggi, lunedì 11 maggio a Trieste.

La protesta degli ambulanti sulle Rive (Lasorte)
La protesta degli ambulanti sulle Rive (Lasorte)

Gli ambulanti hanno dato vita a un vero e proprio corteo su quattro ruote, paralizzando il traffico sulle Rive, per chiedere la riapertura delle loro attività in questa fase 2 dell'emergenza coronavirus.

"Vogliamo lavorare!" "Non mangiamo le mascherine" e "Ossigeno alle imprese" sono alcuni degli slogan scritti sugli striscioni appesi ai furgoni. Dopo essersi fermati davanti al palazzo della Regione in piazza Unità, il corteo ha fatto dietrofront per proseguire fino in piazza Libertà.

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Negozi chiusi in piazza della Borsa a Trieste.

Una delegazione è salita in Regione con delle proposte per smuovere la situazione. "Chiediamo unifornità - spiega Gilberto Marcolin dell'Ugl Veneto e Fvg - e non che ogni sindaco decida in maniera autonoma. Serve la consapevolezza che i mercati sono all’aperto e quindi meno rischiosi. Abbiamo chiesto di riaprire con regole applicabili. Adesso è impossibile lavorare a queste condizioni". 

Coronavirus, la protesta degli ambulanti sulle Rive di Trieste

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