Coronavirus, stagione al via il 1° giugno: a Trieste strisce per “blindare” gli spazi tra i bagnanti

TRIESTE Un Pedocin ad accesso limitato, con rigorose distanze di sicurezza, permanenza “a tempo” e l’onnipresente mascherina da non togliere anche quando ci si distenderà per godersi il sole. E ai Topolini strisce sul cemento, a mo’ di stalli di sosta per le auto, così da indicare le corrette spaziature tra i bagnanti. Il tutto sotto la supervisione di polizia locale e volontari, che vigileranno sul rispetto delle misure anti-epidemia.
Nel grafico qui sotto ecco come potrebbe essere il Pedocin nell'estate 2020
«Rispetto alla data prestabilita del 15 maggio, l’apertura del Pedocin slitterà di un paio di settimane – spiega Giorgi – e stiamo lavorando per fare in modo che dall’1 giugno lo stabilimento sia operativo e soprattutto risponda in pieno ai requisiti necessari per ridurre il rischio contagi. Dal 15 maggio, una volta completato l’affidamento, sarà possibile far partire l’intervento di pulizia su tutte le aree di nostra competenza, compresi i Topolini. Per il servizio di salvamento procediamo con due tranche, la prima riguarda il solo Pedocin fino al 30 giugno, mentre per luglio, agosto e settembre si procederà con una gara unica che includerà anche Barcola. In giugno garantiremo comunque un servizio di salvamento per i Topolini, in collaborazione con l’associazione Cani Salvataggio Trieste».
Ma la curiosità è soprattutto sulle nuove modalità di fruizione, ora al vaglio dell’amministrazione comunale. «Al Pedocin scordiamoci le giornate da duemila bagnanti – premette Giorgi –. Gli accessi saranno limitati perché occorrerà garantire distanze adeguate tra i bagnanti. Due metri? Un metro? Ancora non lo abbiamo stabilito e dipenderà anche dalle indicazioni a livello nazionale. Ci sono proposte di spaziature pari a quattro metri quadrati per bagnante che appaiono appropriate e che consentirebbero di ricavare poco meno di 800 posti complessivi, di cui due terzi per la sezione femminile».
«Le mascherine – sottolinea l’assessore – dovranno essere indossate sempre per poter accedere. Sarà concesso toglierla solo per fare il bagno. Ci saranno delle fasce orarie in modo da garantire una rotazione delle presenze, evitando in linea di massima che ci siano persone che occupano un posto per 12 ore. Stiamo studiando anche le modalità per acquistare e prenotare biglietti sulla piattaforma online, così da prevenire code all’ingresso».
Si prospetta più problematica la regolamentazione ai Topolini: «A Barcola, non essendo possibili controlli all’ingresso, delimiteremo con delle strisce sul cemento le spaziature corrette – riferisce Giorgi –. Anche qui attendiamo di avere un’idea più precisa delle disposizioni da seguire, ma la distanza minima accettabile potrebbe anche essere inferiore ai due metri. Essenziale sarà la vigilanza. Oltre alla polizia locale ci saranno volontari, protezione civile e carabinieri in congedo, che interverranno per invitare i bagnanti a non invadere lo spazio altrui oltre a verificare la presenze delle mascherine. Non ricorreremo agli steward, che costerebbero troppo: le risorse finanziarie vanno usate per aiutare le tante persone in difficoltà a causa dell’epidemia. Per gli spogliatoi dei Topolini, non essendo un vero e proprio spazio chiuso, sarà sufficiente rispettare le distanze di sicurezza. Ovviamente sia a Barcola che al Pedocin ci sarà una frequenza maggiore della sanificazione dei servizi igienici. Ma sopra ogni cosa, sarà importante che i triestini osservino le misure anti-virus e le regole del buon senso».—
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