Coronavirus, morto uno dei residenti contagiati nel condominio de "La Primula" a Trieste

Potrebbe aver contratto il virus a causa della condivisione degli spazi comuni del palazzo con gli ospiti della residenza polifunzionale, risultati positivi e trasferiti in altre strutture. L’uomo, che in questi giorni aveva dovuto sospendere la chemioterapia, nelle settimane scorse aveva utilizzato diverse volte l’ascensore, di cui però fruivano, senza guanti e mascherine, anche gli anziani ospiti prima che fosse scoperta la loro positività
Un ospite della casa di riposo "La Primula" durante il trasferimento (Foto Andrea Lasorte)
Un ospite della casa di riposo "La Primula" durante il trasferimento (Foto Andrea Lasorte)

TRIESTE. È morto questa mattina, sabato 18 aprile, il paziente oncologico, risultato positivo al coronavirus, che abitava nell’edificio, sede anche, prima dell’evacuazione, della casa di riposo La Primula in via del Molino a Vento.

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Il contagio potrebbe essere avvenuto a causa della condivisione degli spazi comuni del palazzo tra i condomini e i 36 ospiti della residenza polifunzionale, i quali avevano contratto il Covid-19. Per tale motivo gli anziani erano stati trasferiti negli scorsi giorni in altre strutture.

L’uomo, che stava seguendo un percorso di chemioterapia, in questi giorni sospeso, nelle settimane scorse aveva utilizzato diverse volte l’ascensore, di cui però fruivano, senza guanti e mascherine, pure gli anziani de La Primula.

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Il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha spiegato che «a Trieste è in corso uno screening ad ampio raggio nelle strutture private per anziani promiscue (quelle nei condomini ndr). Per quanto riguarda le strutture più grandi è stato registrato un incremento dei positivi a Casa Emmaus e all'Itis, dove è in corso una ulteriore compartimentazione dei pazienti per garantire una separazione totale tra soggetti positivi e negativi. 
 
Un’analoga strategia viene attuata alla residenza polifunzionale per anziani Hotel Fernetti dove l'azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina ha verificato che gli ospiti ricevono le migliori curi possibili, grazie anche ad una forte iniezione di personale del servizio sanitario regionale».
 

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