Coronavirus, l'ordinanza Fvg libera mare e Carso: sì alle uscite "sportive" in barca, pesca e raccolta d'erbe LE NUOVE REGOLE

TRIESTE La Regione, con l’ordinanza di domenica, la dodicesima firmata dal governatore Massimiliano Fedriga dall’inizio dell’emergenza coronavirus, ha dato il via libera alla vela e alla pesca. Ieri, per precisare ulteriormente i dettagli della riapertura di due attività molto care ai triestini, si sono aggiunte le ultime Faq della Protezione civile regionale e pure una nota della Capitaneria di porto.
La vela rientra nell’ordinanza al punto 15, assieme a ciclismo, corsa, tiro con l’arco, equitazione, tennis, golf e motociclismo (permesso però solo su pista). Discipline motorie e sportive consentite in forma individuale o in coppia o con i componenti del nucleo familiare convivente, rispettando la distanza interpersonale di due metri quando vi sia la possibilità di incontrare altre persone. C’è poi la Faq che spiega che la navigazione è ammessa se finalizzata alla manutenzione dell’imbarcazione (come già del resto da una settimana, a seguita dell’ordinanza numero 11) o alla pratica di un’attività sportiva: pesca, vela e nautica da diporto. E quindi la precisazione della Capitaneria: «Risultano autorizzati tutti gli sport del mare», ma, come da ordinanza, «individualmente, in coppia o tra componenti di un nucleo familiare convivente, rispettando la distanza interpersonale minima di due metri».
La Regione fa sapere che il campo è allargato «anche alle barche a motore». In sintesi, si potrà andare al largo con ogni tipo di imbarcazione, piccola o grande che sia, ma che risulti possibile condurre da soli o assieme a uno o più familiari che vivono sotto lo stesso tetto (oltre una certa grandezza di barca, dunque, non si potrà andare). L’obiettivo, chiarisce sempre la Regione, «deve però rimanere motorio o sportivo». In sostanza, è ancora vietato andare in barca per prendere il sole, fare il bagno o pranzare in allegra compagnia. Non a caso la Capitaneria, che fa appello a evitare «inutili eccessi», ribadisce che permangono «i divieti relativi alle attività puramente ludiche o ricreative all’aperto».
Quanto alla pesca, che compare al punto 16 dell’ordinanza (dove si parla di «pesca sportiva dilettantistica esercitata individualmente nelle acque interne, lagunari e marine»), con il benestare negli stessi termini della Capitaneria, è nuovamente la Regione a “tradurre” il concetto di «individualmente», da estendere alla partecipazione anche dei conviventi, con i quali appunto si può fare dello sport. A pesca, anche in mare aperto, e senza dimenticare la licenza, ci si potrà andare da soli o con moglie e figli.
Tra gli altri approfondimenti delle Faq pure quello su un’altra attività considerata non ludica, ma finalizzata al movimento e all’approvvigionamento alimentare: c’è l’ok alla raccolta di funghi, asparagi ed erbe selvatiche. In una cornice di spostamenti ora consentiti nel perimetro della regione, la Protezione civile informa inoltre i cittadini della possibilità di andare in un comune diverso da quello di residenza per fare la spesa, ma anche per fare visita a un congiunto in cimitero, passeggiare, correre, visitare immobili oggetto di eventuale compravendita, «ma esclusivamente su appuntamento e se accompagnati da un agente immobiliare iscritto all’albo».
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