Coronavirus, le nuove regole in Fvg: in giro senza mascherine ma solo nei luoghi isolati. E si può uscire dal comune

Fedriga firma la nuova ordinanza. Riaprono parchi e biblioteche. Nessun obbligo di coprire il viso per i bimbi sotto i 6 anni. «Prossima sfida riaprire presto i negozi»
Lasorte Trieste 03/05/20 - Rive, Molo Audace, Piazza della Borsa, Gente, Emergenza Coronavirus
Lasorte Trieste 03/05/20 - Rive, Molo Audace, Piazza della Borsa, Gente, Emergenza Coronavirus

TRIESTE Manutenzione di negozi, seconde case, camper e biciclette. Più sport, anche al di fuori del comune di residenza. Riapertura di parchi, giardini e biblioteche. Massimiliano Fedriga firma la dodicesima ordinanza dall’inizio dell’emergenza coronavirus, la più corposa. Un elenco di 25 punti che, fermi restando il divieto di assembramento e la distanza sociale di almeno un metro, contengono stavolta più concessioni che restrizioni. Pure la mascherina, nei luoghi isolati, non sarà più obbligatoria.



Il documento, in vigore da oggi al 17 maggio, fa sapere che
mascherine e fazzoletti
rimangono inderogabili «per chiunque si rechi fuori dall’abitazione», ma le eccezioni aumentano. Le protezioni, si legge nell’ordinanza, oltre che in auto (salvo quelle aziendali in cui valgono le regole del datore di lavoro), non sono più necessarie per i bambini sotto i 6 anni (la soglia precedente era a 4), in caso di disabilità che non consentano alla persona di indossarle troppo a lungo e quando si fa attività motoria o sportiva in solitaria. L’espressione usata dalla Regione è «in luogo isolato», da intendersi in maniera molto rigorosa: per respirare liberamente si dovrà davvero essere da soli, per esempio in un bosco o in una strada deserta.

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Uno sportivo corre tra i passanti


L’ordinanza si inserisce come sempre nella cornice di un Dpcm nazionale. Quello del 26 aprile, che contiene tra l’altro l’ok alle visite agli ormai famosi “congiunti”, conferma che gli spostamenti vanno essenzialmente ridotti a esigenze di lavoro, salute e necessità. L’ordinanza regionale interviene di conseguenza nel permettere un movimento non più all’interno del comune, ma dell’intero territorio regionale. Più libertà, dunque, anche se resta obbligatoria l’autocertificazione.

Quanto alle manutenzioni, la scorsa settimana limitate alle imbarcazioni, da oggi sono consentite anche nelle seconde case e pure su biciclette, camper, roulotte e velivoli. E c’è il via libera a commercianti ed esercenti per l’accesso ai loro locali, anche quelli sospesi, per lavori di vigilanza, pulizia e sanificazione, nonché per la ricezione di beni e forniture.

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Un’ulteriore novità riguarda lo sport. Possono ripartire gli allenamenti in forma individuale di atleti professionisti e non professionisti (ma tesserati), anche con l'istruttore, senza distinzione tra discipline individuali e di squadra. Da soli, in coppia o con l’intera famiglia, se convivente, si potrà poi fare ciclismo, corsa, tiro con l’arco, equitazione, tennis, golf, vela e motociclismo, a distanza di due metri, e senza poter usare gli spogliatoi.

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Autobus a Trieste

Come da Dpcm, sarà possibile raggiungere il luogo per lo sport con un veicolo o con mezzi pubblici. Si sbloccano anche la pesca sportiva dilettantistica, la caccia di selezione, l’allevamento e l’addestramento di animali.



E ancora, dopo i cimiteri, si potranno rivedere parchi e giardini aperti, ma con accesso che dovrà essere regolamentato, tanto nelle modalità quanto negli orari, dalle singole amministrazioni comunali. In merito alla riapertura delle biblioteche, l’ordinanza precisa che riguarda per ora la sola attività di prestito, con consegna e restituzione dei volumi da attuare con modalità che evitino il rischio di contagio.



Nel testo viene inoltre ribadita la chiusura di supermercati, ipermercati e discount di alimentari nei giorni festivi, ma gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, compresi bar e gelaterie, potranno vendere per asporto sette giorni su sette. Si ammette infine l’esercizio dei tirocini extracurricolari in presenza, quando si riesca a organizzare gli spazi in funzione anti-Covid.



Il prossimo passo, a sentire Fedriga, è quello a favore del commercio, del turismo e dei servizi. Il presidente vorrebbe risollevare il terziario con aperture anticipate all’11 e al 18 maggio, ma sta trattando con un ministro, Francesco Boccia, che apre a differenze territoriali, ma non prima del 18. «Condivido le scelte del governo e la mia ordinanza non vuole essere uno scontro – commenta il governatore –. Ma mi viene difficile giustificare il fatto che domani (oggi, ndr) può aprire una manifattura con migliaia di dipendenti, ma non un negozio che vende borse, con i cui ricavi il titolare mantiene i suoi figli. La tensione sociale non è indifferente».

Un problema, in prospettiva, è anche quello dei genitori al lavoro con figli che non vanno né all’asilo né a scuola. Fedriga individua tre fronti: «Il primo è il congedo parentale, il secondo è il bonus baby sitter, il terzo, se i primi due non sono attuabili, è mettere a disposizione centri estivi aperti a numeri ridotti». E al mare? «Ci andremo con le dovute precauzioni». —


 

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