Coronavirus, la richiesta della Regione al Governo: «Chiudiamo anche le scuole, i musei e stop a tutte le manifestazioni pubbliche». A Muggia il centro di ricovero per la quarantena

Già ufficiale, invece, la sospensione dell'attività nelle università di Trieste e Udine e alla Sissa. Per l'isolamento scelta l'ex caserma della polizia nella frazione muggesana Lazzaretto-San Bartolomeo. L'altro centro per la quarantena sarà a Tricesimo. Continua il monitoraggio delle 20 persone che sono in quarantena, anche in presenza dei primi test negativi.
Il comitato d'emergenza della Protezione civile a Palmanova
Il comitato d'emergenza della Protezione civile a Palmanova

TRIESTE. . Sì è nuovamente riunito dalle 9 di oggi, domenica 23 febbraio, nella sede della Protezione Civile di Palmanova il Comitato Operativo per l’emergenza coronavirus del Fvg. La prima decisione presa, concertata con i rettori, è stata quella di sospendere le lezioni alle università di Udine e di Trieste a partire da lunedì 24 aprile e fino all'1 marzo, a scopo precauzionale. A Trieste lezioni sospese anche alla Sissa, la Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati. Le altre scuole per il momento funzioneranno regolarmente.

Nel dettaglio, da domani a domenica 1 marzo compresa, saranno sospese tutte le attività didattiche (lezioni, esercitazioni, tirocini, seminari e similari), gli esami (di laurea e di profitto), le conferenze o i dibattiti (interni o aperti al pubblico esterno) delle Università di Trieste e di Udine e delle sedi collegate e della Sissa (Scuola superiore di studi avanzati di Trieste). Saranno inoltre chiuse al pubblico le biblioteche e le sale studio.

L’evoluzione della situazione relativa alla diffusione del coronavirus - hanno rilevato le autorità accademiche - consiglia in accordo e sinergia con la Regione, in via prudenziale, l’adozione di misure cautelative a tutela della salute pubblica e del sereno funzionamento delle attività istituzionali di tutti gli atenei del Friuli Venezia Giulia, stante la naturale e rilevante mobilità degli studenti, soprattutto provenienti da Regioni in cui si sono già verificati casi di positività al virus.

Le attività, in assenza di diverse indicazioni e salvo diverse direttive da parte delle autorità competenti, riprenderanno lunedì 2 marzo. Il recupero delle lezioni e degli esami - riferiscono ancora le autorità accademiche - verrà comunicato quanto prima sui canali di comunicazione istituzionali degli atenei. Questi ultimi sono in continuo contatto con l’unità di crisi e con i ministeri competenti, e provvederanno ad aggiornare le misure oggi vigenti sulla base dell’evoluzione della situazione.

LA RICHIESTA DELLA REGIONE AL GOVERNO: «CHIUDIAMO ANCHE LE SCUOLE, I MUSEI E STOP A TUTTE LE MANIFESTAZIONI»

Sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza; sospensione e rinvio di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico; sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. 
 
Sono alcune delle misure più importanti, analoghe a quelle che saranno previste per le zone colpite dal coronavirus, e che il Friuli Venezia Giulia chiederà al Governo di poter adottare per il contenimento del rischio.
È quanto ha annunciato il governatore Massimiliano Fedriga oggi, domenica 23 febbraio, subito dopo la videoconferenza con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Capo Dipartimento della Protezione civile e commissario per l'emergenza coronavirus Angelo Borrelli. L'ordinanza dovrà essere firmata dal governatore e dal presidente del Consiglio dei ministri.
 
Il governatore era in collegamento dalla sala operativa della Protezione civile di Palmanova assieme al vicegovernatore con delega alla Salute e l'assessore all'Istruzione e ricerca, rappresentanti delle Forze armate, Ufficio scolastico regionale, del trasporto pubblico locale. Il governatore ha posto la questione di non creare situazioni di disparità tra cittadini che vivono a pochi chilometri di distanza: la popolazione del Friuli occidentale ha infatti scambi quotidiani con il vicino Veneto ed è necessario, è stato sottolineato, che vengano adottate misure uniformi. 
 
Le ordinanze della Regione Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia verranno condivise per consentire misure omogenee. Tra le altre misure richieste dal Friuli Venezia Giulia vi sono la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale che estero e la previsione dell'obbligo da parte di individui che hanno fatto ingresso in regione da zone a rischio epidemiologico come identificate dall'Organizzazione mondiale della sanità di comunicare tale circostanza al Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda sanitaria per territorio per l'adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. La Regione provvederà a diffondere ai cittadini le indicazioni circa la necessità di adottare misure igieniche per prevenire le malattie a diffusione respiratoria.
 
«L’auspicio è che l'ordinanza per adottare anche in Friuli Venezia Giulia misure urgenti per il contenimento del coronavirus sia pronta già questa sera e operativa da domani – ha dichiarato Fedriga nel tardo pomeriggio -. La Regione ha dichiarato che le istituzioni stanno assistendo ad un fenomeno che si sta moltiplicando di ora in ora e come sia quindi opportuno attuare tutte le precazioni di fronte a un evento che si sta allargando in modo importante.
 
Il Friuli Venezia Giulia è ad oggi l'unica Regione che sta adottando misure di massima precauzione pur non avendo ancora sul proprio territorio nemmeno un caso conclamato di persona affetta da coronavirus. 
Il governatore ha rimarcato come questo sia il comportamento più tempestivo e virtuoso da affrontare in tempi di altissima mobilità delle persone e di fronte a quella che è ormai un'emergenza nazionale. 
 
 
LA SITUAZIONE ALLA SISSA

«I ricercatori e il personale amministrativo della Sissa saranno regolarmente al lavoro. L'attività didattica è invece stata sospesa per evitare affollamenti e spostamenti sul territorio. Siamo dunque in stato di allerta e alziamo il livello di protezione di tutta la società, in considerazione del fatto che non ci sono motivi particolari per cui le università vengano ritenute pericolose».

Lo ha specificato Stefano Ruffo, rettore della Sissa, Scuola internazionale di studi avanzati di Trieste. Ruffo ha ribadito che «non c'è nessun allarme particolare» né «ci sono casi di contagio», e ha rivendicato che la Sissa ha «adottato già da oltre un mese severe misure di precauzione: sono state cancellate tutte le missioni in Cina e Paesi vicini, sono state monitorate le persone di rientro dalla Cina e Paesi vicini, concordando misure di autoquarantena».

VERTICE DEI SINDACI

La Regione ha convocato per lunedì 24 febbraio alle 14, nell'auditorium della sede di via Sabbadini a Udine, tutti i sindaci del Friuli Venezia Giulia per condividere le misure più idonee da adottare per affrontare l'emergenza coronavirus. Lo ha annunciato il governatore a margine della riunione del Comitato d'emergenza della Regione Friuli Venezia Giulia nella sala operativa di Palmanova.

A MUGGIA UNO DEI DUE CENTRI PER LA QUARANTENA

Sono due le strutture individuate per ricoverare pazienti che presentino sintomi da Coronavirus per eventuali periodi di quarantena, una a Muggia e l'altra in provincia di Udine, la foresteria del castello di Tricesimo. Quella di Muggia, presso l'ex caserma della Polizia in località Lazzaretto, è in attesa di autorizzazione definitiva e potrà contare su 41 posti con stanze dotate di servizi igienici.

Il numero delle persone sotto osservazione non è mutato da ieri ed è stato confermato che attualmente i casi sono risultati tutti negativi. Il vicegovernatore ha reso noto che l'evoluzione della situazione è in crescendo e che anche il Friuli Venezia Giulia sta continuando l'organizzazione delle misure di prevenzione a cui si sta dedicando ininterrottamente dalla fine di gennaio e che sta proseguendo da ieri con particolare intensità.

La Regione invita a non alimentare allarmismi, a contattare il 112 per chiedere informazioni in caso di preoccupazione in ordine a sintomi che si possono riscontrare e a non accedere ai Pronto Soccorso se non in caso di effettiva necessità. Nella sala operativa di Palmanova si è svolta anche la riunione con i presidenti degli Ordini dei medici e con i rappresentanti delle Ooss della medicina generale del Friuli Venezia Giulia. L'assessore regionale alla sanità Riccardo Riccardi parla di "fermezza senza allarmismi". Per ora nessuna decisione è stata presa sulle manifestazioni pubbliche "ma la situazione è in divenire".

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