Coronavirus, la Regione Fvg «in trattativa con il governo per anticipare le aperture»

Il presidente Fvg conferma a Confcommercio il pressing per portare all’11 maggio la ripresa dei negozi di abbigliamento e al 18 quella di bar, ristoranti e parrucchieri
Lasorte Trieste 11/03/20 - Emergenza Coronavirus, Negozi e Bar Chiusi, Negozio Piazza della Borsa
Lasorte Trieste 11/03/20 - Emergenza Coronavirus, Negozi e Bar Chiusi, Negozio Piazza della Borsa

TRIESTE Una trattativa serrata per riuscire ad aprire, con la garanzia di regole precise, quante più attività possibili prima delle date previste dal cronoprogramma fissato dal governo a fronte dell’emergenza Covid-19. Il governatore della Regione Fvg Massimiliano Fedriga ha ricevuto ieri in videoconferenza i presidenti regionali di Confcommercio: a loro ha garantito il massimo impegno nei confronti dell’esecutivo guidato da Giuseppe Conte per anticipare l’alzata delle serrande delle attività in calendario al momento nel periodo che va dal 18 maggio al primo giugno.

Coronavirus, commercianti, parrucchieri ed esercenti: la rivolta del Fvg contro i "freni" del governo sulle riaperture
Bonaventura Monfalcone-29.04.2020 Manifestazione commercianti-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura


Confcommercio regionale aveva avviato il 28 aprile scorso sulla piattaforma change.org una raccolta firme per chiedere tempi più rapidi per la ripartenza, arrivando a quota 5.400 adesioni. La petizione è stata consegnata virtualmente a Fedriga dal presidente regionale Giovanni Da Pozzo, da quelli di Trieste Antonio Paoletti e di Gorizia Gianluca Madriz e da Alberto Marchiori per Pordenone.

Coronavirus 'fase 2', ecco cosa riapre il 4 maggio. Conte: ''Si all'asporto per bar e ristoranti, parrucchieri aperti da giugno''


Fedriga ha confermato la trattativa con Roma per anticipare all’11 maggio la ripartenza dei negozi di abbigliamento e al 18 quella di bar, ristoranti e servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti. «La Regione – ha spiegato Fedriga – ha già chiesto con forza al governo di anticipare le riaperture, dettando regole precise e specifiche, per consentire a ogni settore la ripartenza senza rischi per i lavoratori e senza ricadute in termini di contagio tra clienti e fruitori dei servizi. Per parte nostra, è intenzione disciplinare, anche attraverso l’emanazione di nuove ordinanze, tutte le fattispecie di competenza territoriale per agevolare al massimo la ripresa delle attività, pur sempre nel rispetto delle misure contenitive per evitare il diffondersi del virus».

Il decalogo su cosa si potrà fare e cosa no dal 4 maggio


«Questo risultato – ha spiegato Da Pozzo in riferimento al numero di firme raccolte – conferma la gravità del momento e l’urgenza di riaprire le attività del commercio, del turismo e dei servizi messe in ginocchio dalle conseguenze economiche del coronavirus. Si tratta di aziende responsabili, pronte a ripartire in tutta sicurezza, per i collaboratori e per i clienti, in un’area del Paese che, grazie ai provvedimenti presi dal governo nazionale e alla responsabilità dei cittadini, ha visto il contagio tenuto sempre sotto controllo».

Fedriga chiede via libera a pesca sportiva, camper e visite alle seconde case
Lasorte Trieste 30/04/20 - Ponterosso, Emergenza Coronavirus


Un concetto ripreso da Paoletti: «Fedriga ha garantito il suo impegno. Siamo ridotti allo stremo e non possiamo attendere i tempi del governo con cui non vogliamo andare in contrapposizione. Alcune attività sono già aperte e la città (Trieste, ndr) è piena di gente per cui non vediamo il motivo di queste attese: non c’erano le code di compratori prima del lockdown e temo non ci saranno neanche dopo. Abbiamo i protocolli, abbiamo sanificato, abbiamo messo le protezioni e dalla prossima settimana partiranno i corsi online per titolari e dipendenti dedicati al Covid-19. Siamo pronti». Il presidente di Confcommercio Trieste ha sottolineato anche il grande impegno dei cittadini: «Le persone sono state molto rispettose dei divieti e le attività si sono adeguate.

Lunedì 4 maggio ripartono agenzie immobiliari e concessionarie auto

L’auspicio è che la città risponda fin da subito viste le difficoltà della categoria. Penso anche alle palestre, di cui si parla sempre poco, ai fisioterapisti e a tutte quelle attività senza certezze e a forte rischio. Il governo ha dato un segnale di timida apertura e magari procedendo per zone auspichiamo si possa avviare la ripartenza: più a lungo di così – conclude – non possiamo andare». —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo