Coronavirus, in Fvg è boom di richieste per test sierologici e tamponi nei centri privati

Da mercoledì 3 giugno è possibile. Centralini roventi alla clinica triestina Salus e nei laboratori delle udinesi San Giorgio e Coram  I prezzi? Attorno ai 120 euro per entrambi gli esami. Risultati garantiti nell’arco di 24 ore  
All'ospedale San Paolo di Milano sono cominciati i test sierologici per il personale medico. I test sierologici servono ad individuare tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il virus. Attraverso i test sierologici infatti possibile andare ad individuare gli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus. Milano 29 Aprile 2020. ANSA / MATTEO BAZZI
All'ospedale San Paolo di Milano sono cominciati i test sierologici per il personale medico. I test sierologici servono ad individuare tutte quelle persone che sono entrate in contatto con il virus. Attraverso i test sierologici infatti possibile andare ad individuare gli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario in risposta al virus. Milano 29 Aprile 2020. ANSA / MATTEO BAZZI

TRIESTE La sanità privata scende in campo per arginare il ritorno del coronavirus. Dopo aver messo a disposizione alcune strutture per ospitare decine di anziani positivi delle case di riposo triestine, da domani laboratori e cliniche raccoglieranno le prenotazioni per test sierologici e tamponi. Sulla scia del Veneto, la Regione ha autorizzato i privati a effettuare test a pagamento su cittadini e lavoratori, con Confindustria Alto Adriatico che ha appena stretto una convenzione anche per Trieste e Gorizia. Con una spesa attorno ai 120 euro chiunque potrà effettuare i due esami, che permettono di capire se il soggetto è attualmente positivo al coronavirus o se ha contratto in passato l’infezione. Le richieste sono già molto numerose: le realtà private stanno ricevendo decine di telefonate al giorno da quando la giunta ha deliberato il loro coinvolgimento la scorsa settimana.

I cittadini desiderano sapere se sono venuti inavvertitamente a contatto col virus e le aziende vogliono monitorare la salute dei dipendenti, anche per individuare chi abbia già sviluppato gli anticorpi e dunque sia potenzialmente considerabile meno a rischio. L’avvertenza è però sempre quella sulla non totale affidabilità dell’analisi e, soprattutto, sulla non certezza che chi possiede anticorpi contro il Covid-19 possa considerarsi immunizzato.

Sanità e comparto pubblico Fvg:, 9 milioni di premi. Ma "priorità alla prima linea"
Placeholder


Da domani i primi privati cominceranno a erogare la prestazione in tutta la regione e il secondo passo sarà l’impiego dei laboratori per effettuare tamponi per conto della sanità pubblica, al fine di aumentare la capacità del sistema sanitario di individuare i nuovi positivi e isolare rapidamente possibili focolai. Per questo si partirà quando sarà definita con la Regione la trattativa economica sul costo del servizio in convenzione: i privati prenderanno il via dallo screening che la giunta Fedriga intende condurre sulle forze dell’ordine e altre categorie impegnate in servizi essenziali. Il vicepresidente Riccardo Riccardi ha sempre sottolineato che aumentare i tamponi giornalieri è fondamentale per fare prevenzione nella fase 2 ed è di pochi giorni fa l’acquisto a Trieste di una macchina capace di processare altri mille test al giorno.

Coronavirus, in Fvg 3.274 (+1) positivi, decessi 335 (+2)
Placeholder


A disposizione nelle cliniche private ci saranno due tipi di test, come sta avvenendo per lo screening condotto in questi giorni dalla Croce rossa sugli ottomila cittadini del Fvg estratti per partecipare all’indagine campione. Un tampone rinofaringeo permette di capire se la persona è attualmente positiva al virus, e un’analisi del sangue in grado di andare a caccia degli anticorpi per individuare l’eventuale esposizione nei mesi precedenti. Il primo esame costerà attorno ai 90-100 euro, mentre il secondo tra i 40 e 50. I tempi i d’attesa dipenderanno da quante persone si metteranno in fila, ma dopo il prelievo dei campioni le strutture sono in grado di fornire i risultati nell’arco di 24 ore. Per sottoporsi agli esami bisognerà comunque avere la prescrizione del medico di base o del medico del lavoro della propria impresa, oltre ad accettare che l’esito sia poi trasmesso anche all’Azienda sanitaria di competenza.

Il servizio coinvolgerà anche le imprese, che da settimane spingono per poter effettuare i sierologici sui dipendenti. Confindustria Alto Adriatico si è già mossa a Pordenone, stipulando una convenzione con la Casa di cura San Giorgio, che offrirà alle aziende interessate test sierologici a 25 euro per persona. Analoga convenzione è appena stata impostata con la Salus per Trieste e Gorizia: «Più del 50% delle nostre imprese è interessato», spiega il presidente degli industriali Michelangelo Agrusti.

In Friuli Venezia Giulia sono 330 le persone ancora positive al coronavirus su 3.274 casi registrati dall’inizio della pandemia. Due i decessi in più registrati ieri, per un totale di 335: 189 a Trieste, 73 a Udine, 68 a Pordenone e 5 a Gorizia. In terapia intensiva si contano due ricoverati e altri quaranta pazienti ospitati in altri reparti. Il trend dei contagi appare sotto controllo e l’aumento delle analisi serve a mantenere la curva ai livelli attuali.

A Trieste se ne occuperà subito la Salus, cui si affiancano la San Giorgio e la Coram di Udine. Non ancora parte del sistema dei laboratori accreditati, ma comunque in grado di garantire i livelli richiesti ci sono poi Sanatorio triestino, Salus Service di Udine, FriulMedica di Codroipo e Polismedica di San vito al Tagliamento. E le realtà coinvolte potrebbero presto aumentare, facendo richiesta alla Regione e dimostrando di avere i requisiti.

«Cominceremo domani – dice l’amministratore delegato della Salus Guglielmo Danelon – e stiamo esaminando i contenuti della delibera. I centralini sono bollenti da quando è emersa la notizia. Imprese e società sportive sono molto interessate, oltre ai cittadini, che in diversi casi sono andati finora in Veneto per i test privati. Salus ha già effettuato tamponi su propri pazienti e dipendenti: abbiamo una capacità di 300 tamponi e un migliaio di sierologici al giorno».

Alla Coram di Udine c’è lo stesso copione: «Moltissime richieste ogni giorno – dice la responsabile Alessia Rampino – e da domani cominceremo a prendere appuntamenti». Per Salvatore Guarneri, presidente di Aiop, l’associazione italiana ospedalità privata. «Aumentare i test è importante e siamo una regione che ha già fatto bene con le sue strutture pubbliche: ora comincia inoltre il confronto con Regione e Aziende sanitarie per supportare il sistema pubblico con i tamponi nelle nostre strutture». —




 

Riproduzione riservata © Il Piccolo