Coronavirus, in Fvg cassintegrati in aumento del 7.670% sul 2019

Oltre 19 milioni di ore di cassa integrazione autorizzati in Friuli Venezia Giulia nel solo mese di aprile. È il primo effetto dell’emergenza Covid in termini di ammortizzatori sociali, con un volume di ore autorizzate a livello nazionale pari a 834 milioni.
Una sede Inps
Una sede Inps

TRIESTE. Oltre 19 milioni di ore di cassa integrazione autorizzati in Friuli Venezia Giulia nel solo mese di aprile. È il primo effetto dell’emergenza Covid in termini di ammortizzatori sociali, con un volume di ore autorizzate a livello nazionale pari a 834 milioni. In aprile il numero di ore autorizzate (esclusi i fondi di solidarietà) è stato per la precisione di 19.122.041, con un aumento del 7.677,7% rispetto alle 245.856 ore dell’aprile 2019: una percentuale di aumento ben superiore a quella nazionale del 2.953%, ma più alta anche del dato del Nordest (+5.400%).

In fila con occhi bassi e anellini d’oro in tasca: «Vado a impegnarli per pagare le bollette»
Qui sopra persone in fila davanti alla sede della società “Affide” che, a Trieste, ha rilevato l’attività dei vecchi banchi dei pegni.

Nel periodo gennaio-aprile le ore sono 21.128.399, mentre l’aumento è del 2.272,7% contro l’815,7% di livello nazionale e il 1699% del Nordest. Cifre che evidenziano quanto il mese scorso sia stato quello dell’eplosione degli ammortizzatori sociali. In tutto il 2014, l’anno in cui il ricorso agli ammortizzatori toccò il picco storico nella nostra regione, le ore autorizzate furono in tutto 28 milioni, con una media inferiore ai 2,5 milioni mensili.

Patuanelli: «Si riparte solo semplificando. Alle imprese prometto meno burocrazia»
Il ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli, al termine dell' incontro con i rappresentanti delle imprese sulle misure da adottare per fronteggiare le conseguenze derivanti dal Coronavirus sul sistema produttivo del Paese, Roma 25 febbraio 2020. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Lo scorso aprile, in sostanza, ha pesato come otto mensilità del 2014, l’anno in cui gli effetti della recessione economia sul mercato del lavoro regionale toccarono il culmine. Ancora più stridente il confronto con la situazione immediatamente precedente all’epidemia: il 2019, infatti, si è chiuso con poco meno di 5 milioni di ore in dodici mesi, e tra gennaio e marzo di quest’anno la media mensile aveva superato di poco le 400 mila ore.-

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