Coronavirus, il numero di contagiati in Fvg torna a salire: sono a 1593 (+92). Sei i nuovi decessi. Ora è Trieste la provincia più colpita

TRIESTE Sale di nuovo il numero dei casi positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia: sono 1.593, con un incremento di 92 unità rispetto a ieri. I totalmente guariti sono 112, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 208. Sei i decessi in più rispetto alla comunicazione di ieri, che portano a 113 il numero complessivo di morti da Covid-19. Il dato più alto è quello registrato nell'area di Trieste con 59 decessi, seguito da Udine con 36, Pordenone con 16 e Gorizia con 2.
Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute e Protezione civile, Riccardo Riccardi, dalla sede operativa di Palmanova, evidenziando che l'ex provincia più colpita è diventata quella di Trieste con 545 casi, seguita da Udine con 536, Pordenone con 405 e Gorizia con 98, ai quali si aggiungono 9 persone non residenti in Friuli Venezia Giulia.
Rimangono 60, le persone che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti ricoverati in altri reparti risultano essere 215 e le persone in isolamento domiciliare sono 885.
Questa mattina Riccardi ha voluto interloquire con tutti i sindaci del Friuli Venezia Giulia per fare il punto con loro sulla situazione e chiarire i dubbi legati ai compiti affidati ai Comuni. Una delle principali richieste dei primi cittadini riguardava l'esecuzione dei tamponi. "La Regione - ha spiegato Riccardi - continuerà ad attenersi alle indicazioni del ministero della Sanità, quindi il test verrà eseguito solo alle persone sintomatiche e a coloro che sono entrati in contatto con infetti. Si tratta di una scelta necessaria, perché dobbiamo fare i conti sia con la scarsa disponibilità di reagenti per i tamponi sia con il fatto che per avere un'affidabilità assoluta il test andrebbe ripetuto dopo 48 ore".
Il vicegovernatore ha rimarcato che "contagi, decessi e guarigioni evidenziano in Friuli Venezia Giulia l'andamento migliore del Nord Italia. Sul fronte delle terapie intensive il rilevante aumento dei posti letto, organizzato con risorse regionali e in maniera superiore rispetto alle iniziali previsioni del Governo, ci ha consentito di offrire assistenza alle altre regioni. Un'operazione fondata anche sul fatto che il Friuli Venezia Giulia non dimentica la solidarietà dimostrata in seguito al terremoto del 1976".
Nel corso della videoconferenza è stato sottolineato che una delle principali criticità che la Protezione civile sta affrontando è quella dell'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale per gli operatori e di tecnologie per ampliare il numero di posto letto delle terapie intensive, operando in maniera parallela alla gestione commissariale incaricata dal Governo.
"La Regione ha, inoltre, potenziato il Servizio sanitario con un bando che prevede quasi 350 assunzioni tra medici, infermieri e operatori socio sanitari e che ha già permesso di prendere servizio a 111 persone - ha aggiunto Riccardi -. Un altro fronte importante è quello dell'assistenza alle persone fragili, che stiamo affrontando sia con una maggiore integrazione tra i servizi sociali e le aziende sanitarie, sia varando provvedimenti a favore delle famiglie con anziani non autosufficienti e disabili, che introducono criteri di massima flessibilità".
Intanto sul fronte dei controlli sono state 3.546 le persone controllate ieri dalle forze dell'ordine in Friuli Venezia Giulia, nell'ambito delle verifiche per il rispetto delle disposizioni per il contenimento della diffusione del coronavirus. Di queste, 94 sono state sanzionate per inosservanza.
È quanto emerge dai dati diffusi oggi dalla Prefettura di Trieste. Durante i controlli, due persone sono state denunciate per falso, 10 per altri reati. Le forze dell'ordine hanno anche controllato 1.719 esercizi commerciali e preso provvedimenti nei confronti di quattro: due sono stati sanzionati, mentre per due è stata stabilita la chiusura provvisoria
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