Coronavirus, giri in bici sì, viaggi in auto no. Il manuale delle nuove regole in Fvg

TRIESTE Come cambiano i confini delle libertà dei cittadini del Friuli Venezia Giulia alla luce dell’ultima ordinanza firmata da Massimiliano Fedriga? Domenica sera, a chiarirlo, ci aveva pensato il prefetto Valerio Valenti. Ieri è arrivato ancora un aiuto dalle Faq della Protezione civile regionale, aggiornate al pomeriggio. Un modo per rispondere ai tantissimi dubbi sollevati dai cittadini. E, forse, anche un tentativo per stringere un po’ le maglie, evitando il ripetersi di scene all’insegna del “liberi tutti” come quelle registrate di mattina a Trieste.
Continuano tuttavia a non mancare i passaggi oscuri, i casi limite, le questioni irrisolte, materia affidata all’interpretazione degli agenti che, di volta in volta, verificheranno se spostamenti e comportamenti dei cittadini sono rispettosi del complicato incastro tra il Dpcm governativo del 10 aprile e la più recente ordinanza firmata dal governatore Massimiliano Federiga, la numero 11 di due giorni fa. La casistica, del resto, è inevitabilmente sempre più ampia.
Il bagno in mare
Tra le attività motorie il governo ha fatto rientrare anche quelle da poter svolgere, se residenti, in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini, comprendendo pure il bagno al mare, in un fiume o in lago. Quando ci si immerge, si può togliere la mascherina, ma è assolutamente vietato, una volta usciti dall’acqua, stendere l’asciugamano e prendere il sole. Non si tratta più, in questo caso, di attività motoria e torna in vigore l’obbligo di coprire naso e bocca.
Niente tuta e scarpette in auto
L’attività motoria è consentita liberamente nel comune di residenza. Ma è vietato avvicinarsi al luogo preferito per correre o fare ginnastica portandosi tuta e scarpette in auto, bus o motorino. Impensabile dunque mettersi alla guida per andare a correre in Carso. «Abbiamo semplicemente regolato cosa vuol dire “nelle vicinanze”, ovvero rimanere all'interno del proprio comune – spiega il presidente della Regione Fedriga –, che non vuol dire prendere l'auto e andare da un’altra parte del comune e iniziare a correre». A Barcola ci si può arrivare, partendo da casa, solo a piedi o in bicicletta. E sempre con autocertificazione (che rimane obbligatoria anche se le forze dell’ordine la chiederanno con minore frequenza), scrivendoci sopra che si sta appunto svolgendo attività motoria.
Lo sport
Niente sport di gruppo, non ancora. Si tratterà di aspettare verosimilmente la fatidica data del 4 maggio, quando potrebbe esserci il lasciapassare per le attività sportive individuali, quelle senza contatto fisico. Tra i tanti, sono in attesa i tennisti.
Da un comune all’altro
Lo spostamento da un comune all’altro rimane consentito solo per motivi di lavoro, salute e stretta necessità. Per esempio portare i nipoti ai nonni quando i genitori sono impegnati al lavoro o andare a fare la spesa per un abitante di un piccolo paese che non ha un supermercato all’interno del territorio comunale. L’indicazione rimane in ogni caso sempre quella di rifornirsi nel negozio più vicino. Il biscotto preferito dal nipote e il superfood sono introvabili nei piccoli negozi di generi alimentari? Meglio evitare di andarli a cercare in qualche scaffale troppo lontano da casa. Un agente inflessibile potrebbe non giudicarla iniziativa necessaria.
Pc guasto e auto in panne
Per necessità si intende anche farsi aggiustare il computer di lavoro in altro comune e, per chi usa un mezzo di trasporto per comprovate ragioni lavorative, farsi fare il tagliando o montare pneumatici estivi.
Le barche
Ieri, a sorpresa, e dopo la verifica di quanto accade nelle altre regioni, è arrivato anche un via libera importante per gli appassionati della nautica. I lavori di manutenzione sulle imbarcazioni da diporto ormeggiate in un comune diverso da quello di residenza sono autorizzati sia per gli artigiani che per i proprietari. La permanenza deve tuttavia limitarsi al tempo strettamente necessario allo svolgimento dei lavori. Sono anche consentiti consegna delle imbarcazioni, prove e collaudi. Bisognerà però dimostrare che si tratti davvero di prova e non di un’uscita al largo di piacere.
“Take away”
Altra, significativa novità dell’ordinanza numero 11 della Regione è la possibilità per il mondo del “food” di svolgere il servizio “take away”. Un'opportunità soprattutto per il gestore che già faceva la consegna a domicilio e che potrà ora attendere il cliente per consegnargli cibi e bevande. La vendita per asporto dovrà essere effettuata previa ordinazione telefonica o online, «garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti avvengano per appuntamento, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all'esterno, e consentendo nell'eventuale locale interno la presenza di un cliente alla volta». Ok all’asporto anche negli esercizi di ristorazione nei quali ordinazioni e consegne siano possibili direttamente dal veicolo.
I bar
Anche i bar, che rimangono chiusi alla clientela, possono somministrare bevande da asporto, purché il servizio sia gestito su ordinazione e venga organizzato dal gestore in modo da evitare file o assembramenti di clienti nelle vicinanze o nelle pertinenze del locale. Una volta ritirato il prodotto, lo si deve portare a casa o in ufficio. Vietato dunque consumare il caffè, la birra, il trancio di pizza in strada o seduti su una panchina. Il rischio da evitare è sempre quello dell’assembramento.
Autogrill
Gli esercizi lungo la rete autostradale e a servizio di porti ed interporti, per la peculiarità della loro attività che può prevedere il pagamento del carburante all’interno del locale e la contemporanea somministrazione di bevande al cliente che effettua il rifornimento, non sono soggetti all’obbligo di «previa ordinazione da remoto» o prenotazione di cibi e bevande, ma devono comunque garantire la presenza nel locale di un cliente alla volta.
Seconde case
Il governatore del Veneto Luca Zaia, in una nuova ordinanza, apre da oggi anche alla possibilità di recarsi nelle seconde case, all’interno della regione, ma solo con la finalità della manutenzione. In Fvg questo rimane per il momento vietato.
Cimiteri e messe
Una delle Faq aggiornate dai vertici della Protezione civile regionale ieri ha fatto chiarezza anche su alcune delle questioni che più stanno a cuore a moltissimi fedeli. I cimiteri sono ora aperti, «salvo contraria decisione delle singole autorità comunali». Nessuna novità, invece, per le messe. Il Dpcm non le consente e l’ordinanza regionale non può intervenire in merito.
Protezioni individuali
Mascherine o protezioni per naso e bocca sono ancora obbligatori ogni volta che si esce di casa. Per tutti, tranne che per i bambini con meno di 4 anni. Negli esercizi commerciali di generi alimentari è anche obbligatorio l’utilizzo dei guanti monouso e la messa a disposizione di soluzioni idroalcoliche per le mani, da rendere disponibili ai clienti all’ingresso dell’esercizio e in tutti i casi in cui ci sia manipolazione dell’ortofrutta, del pane o di altri alimenti.
Nei negozi non alimentari che possono aprire, e quindi librerie, cartolibrerie, negozi di abbigliamento per bambini e neonati e lavanderie, il titolare può mettere a disposizione dei clienti i guanti monouso oppure le soluzioni idroalcoliche.
In sala parto
Al momento del parto, i futuri papà possono essere presenti, ma nel pieno rispetto di tutte le misure di sicurezza (distanze interpersonali, utilizzo di dispositivi di protezione individuale) e a condizione che non evidenzino sintomatologie sospette o siano entrati a contatto con persone risultate positive a Covid-19.
I cani
Si può sempre uscire di casa per le esigenze fisiologiche dei cani. I servizi di toelettatura per animali sono inoltre aperti, ma solo su appuntamento e ferma restando l’applicazione di tutte le misure di prevenzione previste per evitare il diffondersi dei contagi. —
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